AIPo e il PNRR

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 AVVISO: E' ATTIVO IL SITO WEB https://www.aipo-pnrr.it/

 DEDICATO AGLI INTERVENTI "PNRR-NEXT GENERATION EU" DI CUI AIPO E' ENTE ATTUATORE

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AIPo è Ente attuatore di interventi riferiti a quattro Investimenti del PNRR - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nell’ambito della Missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica”: 

  • Rinaturazione dell’area Po (Misura M2C4.3 – I. 3.3)

  • Gestione del rischio alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico (Misura M2C4 – I. 2.1b)

  • Infrastrutture idriche primarie per la sicurezza e l’approvvigionamento idrico (Misura M2C4 – I. 4.1)

  • Rafforzamento della mobilità ciclistica (Misura M2C2 – I. 4.1)

Riferimenti per la documentazione

Schede informative sugli interventi AIPo

Di seguito si pubblicano quattro schede che illustrano sinteticamente gli interventi di competenza AIPo in attuazione degli Investimenti PNRR.

Rinaturazione dell’area Po (Misura M2C4.3 – I. 3.3)

Il Po è un’area prioritaria per la connettività ecologica e l’adattamento ai cambiamenti climatici. Proprio per questo, l’investimento di Rinaturazione dell’area del Po previsto dal PNRR avvia una diffusa azione di ripristino ambientale, compiendo un primo passo per la più grande e importante azione di recupero ecologico e di adattamento nel nostro Paese.

Negli ultimi sessant’anni anni l’eccessiva “canalizzazione” ed incisione dell’alveo, dovuti a diverse cause tra cui anche forti interventi di escavazione eseguiti in passato, e il consumo di suolo, hanno prodotto una significativa perdita di aree di esondazione naturale, riducendo la funzione degli ecosistemi e aumentando il rischio idrogeologico e la frammentazione degli habitat naturali. Si è reso indispensabile avviare una diffusa azione di rinaturazione lungo tutta l'area per riattivare i processi naturali e favorire il recupero della connettività longitudinale e trasversale del grande fiume.

L’Accordo tra Ministero della Transizione Ecologica, l’Agenzia Interregionale per il Fiume Po (AIPo), l’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, le Regioni Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto per l’attuazione della PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica” Misura M2C4 - Investimento 3.3 “Rinaturazione dell’area del Po”, nel rispetto delle Milestones e dei Target approvati dalla Commissione Europea, vede la presenza dell’Agenzia in quanto soggetto attuatore, grazie alla propria competenza e know-how.

In coerenza con le Strategie comunitarie  e nazionali, la misura mira in particolare a riattivare i processi morfologici naturali e a favorire il recupero della biodiversità, garantendo il ripristino di ambiti fluviali e un uso più efficiente e sostenibile della risorsa idrica, attraverso interventi di riqualificazione, riattivazione e riapertura di lanche e rami abbandonati, riduzione dell'artificialità dell'alveo con particolare riferimento all’adeguamento dei “pennelli di navigazione”, riforestazione diffusa naturalistica e contenimento di specie vegetali alloctone invasive. 

Grazie alle attività per la sicurezza dalle piene, di polizia idraulica, alle capacità di stima del rischio nei confronti della collettività, e, più in generale, alla gestione e cura pluriennale del reticolo idrografico del bacino del Po, AIPo ha creato negli anni valore pubblico, con una mediazione costante con i diversi stakeholders che operano sul territorio di competenza ed è dunque stata incaricata della realizzazione dell’investimento PNRR che nel Programma d’Azione conta 56 schede di intervento, disposte sulle 4 regioni di riferimento, per un totale di 357 milioni di euro.

L’attuazione dell’investimento si sta sviluppando grazie ad un dialogo tra tutti i soggetti, istituzionali e non, aventi interessi sul territorio individuato. Tale sviluppo è evidente nel passaggio dal Programma di Azione (PdA), al Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica (PFTE), al Progetto Esecutivo (PE) che ha portato ad un sempre maggiore approfondimento dei contenuti, alla necessità di compendiare interessi contrastanti a evidenziare la notevole complessità dell’intervento.

Le 56 schede, infatti, hanno visto un’evoluzione passando dal Programma d’Azione, approvato dall’Autorità di bacino del fiume Po ad 2022, fino al Progetto esecutivo, che permetterà l’avvio dei cantieri, e sono state sviluppate grazie al confronto costante tra gli obiettivi dell’Investimento di rinaturazione, lo stato dei luoghi, i vincoli e, ove possibile, le esigenze degli stakeholder raccolte dalla Conferenza dei servizi di approvazione del PFTE. 

Gestione del rischio alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico (Misura M2C4 – I. 2.1b)

Col Dpcm del 23 agosto 2022 sono state regolate le modalità di assegnazione e trasferimento alle Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano delle risorse finanziarie del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) relative alla  Missione 2, Componente 4, investimento 2.1b “Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico”. 

AIPo funge da ente attuatore di una serie di interventi sul reticolo di propria competenza (bacino del Po) che qui si richiamano per titoli e che si aggiungono a quelli programmati e realizzati con le altre fonti di finanziamento ordinarie e straordinarie:

  • Adeguamenti del sistema arginale del torrente Orba nel tratto di valle da Casalcermelli (AL) alla confluenza nel fiume Bormida

  • Ripristino della funzionalità dei rilevati arginali in destra fiume Bormida in comune di Castelnuovo Bormida (AL) 

  • Lavori di chiusura di fornici in destra idraulica del fiume Bormida in corrispondenza del rilevato ferroviario della linea Torino-Genova tra i comuni di Alessandria e Frugarolo (AL)

  • Lavori di chiusura fornici in sinistra idraulica in adiacenza alla s.p. 30 a valle del ponte dell'autostrada A26, in comune di Alessandria

  • Adeguamento del rilevato arginale storico "Aulara" in sinistra fiume Bormida a monte del ponte ferroviario Torino-Genova in comune di Alessandria 

  • Completamento del rilevato arginale in destra Bormida a monte dell'abitato di Castellazzo Bormida (AL) in adiacenza alla s.p. 195.

  • Adeguamento in quota per il ripristino del franco arginale in sinistra fiume Tanaro in località “Depuratore” a monte di Felizzano (AL) 

  • Lavori di chiusura con dosso della s.p. 79 a valle dell'abitato di Alessandria in valle Tanaro

  • Ripristino dell’officiosità idraulica della sezione di deflusso del Rio Nizza a monte dell'abitato di Nizza Monferrato (AT) 

  • Ripristino delle difese spondali e pulizia idraulica del torrente Varaita nel tratto tra i comuni di Brossasco e Polonghera (CN)

  • Attuazione degli interventi previsti dal Pggs Chisone e sistemazione generale del corso d'acqua in comuni vari della Città metropolitana di Torino 

  • Costruzione di diaframmi plastici arginali  in destra del Po di Venezia a protezione dell'abitato di Corbola (RO) e in sinistra a protezione dell'abitato di Mazzorno, in comune di  Adria (RO)  

  • Manutenzione delle difese spondali in froldo in sinistra Po in tratte saltuarie, nel comune di Stienta (RO).

L’importo totale assegnato per questi interventi è di 10,8 milioni di euro.

Infrastrutture idriche primarie per la sicurezza e l’approvvigionamento idrico (Misura M2C4 – I. 4.1)

AIPo è tra gli enti attuatori della misura del PNRR (Piano Nazionale dei Ripresa e Resilienza)  M2C4, Investimento 4.1 “Prevenire e contrastare gli effetti del cambiamento climatico sui fenomeni di dissesto idrogeologico e sulla vulnerabilità del territorio - Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell’approvvigionamento idrico”, finalizzati in particolare alla sicurezza e resilienza della rete, compreso l’adattamento ai cambiamenti climatici e alla capacità di trasporto dell’acqua.
Con la nota dell’ 11 novembre 2021 dell’Ufficio di Gabinetto del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili,  è stato proposto - a seguito di istruttoria congiunta della Direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche de della Struttura Tecnica di Missione del Ministero, con l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) e le Autorità di bacino distrettuali - l’elenco degli interventi accoglibili nel riparto delle risorse previsto per la linea di investimento sopra richiamata. 
Gli interventi di miglioramento AIPo che sono finanziati riguardano le seguenti strutture:  diga di Salionze (MN); il nodo Pozzolo-Marengo (MN);  il canale scaricatore Pozzolo-Maglio; il sostegno Vasarone - laghi di Mantova (MN); il nodo di Formigosa (MN); il sostegno di Governolo (MN);  il canale diversivo di Mincio (MN); la cassa di espansione del fiume Secchia (MO); la cassa di espansione del torrente Crostolo (RE). 
L’importo totale dei finanziamenti ammonta ad euro 33.350.000.

Rafforzamento della mobilità ciclistica (Misura M2C2 – I. 4.1)

Col decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 6 agosto 2021 si è proceduto all’assegnazione delle risorse finanziarie previste per l’attuazione degli interventi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) ed alla ripartizione di traguardi ed obiettivi. Il PNRR, nell’ambito della Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica – componente M2C2 energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile – investimento 4.1 “Rafforzamento mobilità ciclistica”, sub-investimento “Ciclovie turistiche”, assegna 400 milioni di euro a livello nazionale nel periodo 2021-2026 con l’obiettivo di incrementare di almeno 1235 km le ciclovie turistiche, che si aggiungono al precedente finanziamento MIT con DM 517/2018 e ad altri finanziamenti, anche locali. Queste risorse sono state concentrate sul Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche (SNCT), che è un progetto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) e del Ministero dei Beni Artistici, Culturali e Turistici (Mibact), che ha preso forma tra il 2015 e il 2018 ed è composto da 10 ciclovie turistiche nazionali, tra le quali sono state ripartite le suddette risorse tramite il decreto interministeriale 4/2022.

Una di queste 10 ciclovie è la VENTO, che si sviluppa lungo il fiume Po da Torino a Venezia, definendo un itinerario di lunghezza 706 km, che comprende anche un collegamento con Milano. Il tracciato di VENTO si sviluppa per 622 km su 706 (pari al 88%) lungo il fiume Po, il resto è costituito dal collegamento Milano-Pavia lungo il Naviglio Pavese (33 km) e dal collegamento Porto Viro-Venezia (51 km). Lungo il Po la ciclovia VENTO è situata normalmente sugli argini maestri, gestiti da AIPo, salvo alcuni e limitati tratti in cui corre su argini secondari o golenali, oppure sul piano campagna, talvolta anche esternamente agli argini maestri.

Di conseguenza, AIPo è stata individuata dalle Regioni territorialmente interessate come principale soggetto attuatore della progettazione e realizzazione delle parti della ciclovia finanziate (con fondi non solo PNRR). Più in dettaglio, sui 706 km totali ne risultano (a novembre 2023) finanziati 574 km (l’82%), di cui AIPo è soggetto attuatore per conto delle Regioni per 481 km (il 68%). Il costo complessivo previsto è di 182.401.709 euro, di cui il 75% (quindi 137.136.025 €) risulta finanziato e il 63% (corrispondente a 114.119.677 €) è affidato ad AIPo quale soggetto attuatore.

Per quanto riguarda segnatamente i finanziamenti del PNRR, alla ciclovia VENTO complessivamente sono stati assegnati 51 milioni di euro (su 400, ovvero il 12,75%), per raggiungere un obiettivo minimo di 130 km di ciclovia (su 1238, ovvero il 10,50%).
Di questi 51 milioni, ad AIPo sono state assegnate risorse per 44,2 milioni di euro (l’86,7%) e almeno 107 km su 130 (l’82,3%), dalle Regioni Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna.

Di seguito, i tratti di ciclovia VENTO finanziati con fondi PNRR:

da Trino Vercellese (VC) a Valenza (AL); da Stagno Lombardo (CR) a Viadana (MN); da Pavia a S. Rocco al Porto (LO); da Fossadello (PC) a Cremona; da Ferrara al ponte di Polesella (escluso) (RO).

Macro Area: