chi siamo

L’Agenzia Interregionale per il fiume Po – AIPo  è stata istituita nel 2003 con quattro leggi approvate dai Consigli delle Regioni del Po: Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto. Ente strumentale di queste, AIPo raccoglie l’eredità del disciolto “Magistrato per il Po”, organo statale creato nel 1956. AIPo cura la gestione del reticolo idrografico principale del maggiore bacino idrografico italiano, occupandosi, essenzialmente, di sicurezza idraulica, demanio idrico e navigazione fluviale.

 
 

organizzazione

La governance dell’Agenzia prevede: un Comitato di Indirizzo, costituito da Assessori delle quattro Regioni istitutive (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto); il Direttore, legale rappresentante dell’Ente e al vertice della struttura tecnica e amministrativa;  un Collegio di revisori che ne cura la regolarità contabile e finanziaria.

Attività

Le principali attività di AIPo consistono, all’interno del bacino del Po, nella progettazione ed esecuzione degli interventi sulle opere idrauliche, nei compiti di Servizio di piena e polizia idraulica sulle opere di competenza, negli interventi per la navigazione fluviale e per lo sviluppo della mobilità dolce.

 
 

polo scientifico

Il Polo scientifico e tecnologico dell'Agenzia, in piena operatività a partire dal 2005, ha sede a Boretto (RE) e si compone di un laboratorio geotecnico, di due laboratori di modellistica idraulica e di aule per attività didattiche e riunioni. Il Polo è finalizzato alle attività di supporto interno e, in prospettiva, anche esterno, nelle varie fasi di progettazione, esecuzione e collaudo di opere idrauliche; inoltre, avvalendosi di Istituti universitari o in base a specifici accordi di collaborazione, ospita attività di ricerca scientifica sperimentale.

Progetti

Il Po è un’area prioritaria per la connettività ecologica e l’adattamento ai cambiamenti climatici. Proprio per questo, l’investimento di “Rinaturazione dell’area del Po” previsto dal PNRR-Next Generation EU avvia una diffusa azione di ripristino ambientale, compiendo un primo passo per la più grande e importante azione di recupero ecologico e di adattamento nel nostro Paese.

Il progetto (nome completo: Natural connections for Natura2000 in Northern Italy to 2030) mira a raggiungere gli obiettivi di conservazione della biodiversità, attraverso lo sviluppo delle azioni definite con i Prioritised Action Frameworks 2021-2027 (PAF) per la Rete Natura 2000 e, parallelamente, a dare attuazione ad altri piani o strategie adottati a livello internazionale, nazionale, multiregionale o regionale, per l’ambiente e lo sviluppo.

ll progetto, che ha come capofila Regione Lombardia, dura 9 anni (2024-2032) e vede la partecipazione di 16 partner, tra cui AIPo.

AIPo è ente attuatore, nel bacino del Po, di interventi riferiti a quattro Investimenti del PNRR - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nell’ambito della Missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica”:

  • Rinaturazione dell’area Po  
  • Gestione del rischio alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico
  • Infrastrutture idriche primarie per la sicurezza e l’approvvigionamento idrico
  • Rafforzamento della mobilità ciclistica.

 

 

 

 

In questa sezione è possibile scaricare la documentazione inerente l'iter del progetto della cassa di espansione del torrente Baganza, che sarà realizzata a sud della città di Parma. L'opera idraulica potrà contenere fino a 4,7 milioni di metri cubi di acqua e garantirà quindi un elevato grado di sicurezza ai centri urbani di Parma e di Colorno anche a fronte di una piena eccezionale.

Il sistema navigabile del fiume Po e dei canali collegati rientra tra le Reti strategiche europee (Reti CORE) nell’ambito del Corridoio Mediterraneo.
AIPo, in qualità di capofila, ed i Partner di progetto Sistemi Territoriali S.p.A., Provincia di Ferrara, Ministero delle Infrastrutture e Trasporti tramite il soggetto attuatore Reti Autostrade Mediterranee (RAM S.p.A) ed Unione Navigazione Interna Italiana (UNII), hanno conseguito un finanziamento di 9.282.800 € da da parte della Commissione Europea,