
Docenti di varie discipline, rappresentanti di enti pubblici ed esperti hanno dato vita a una intensa mattinata di approfondimento in occasione della “Giornata della trasparenza 2025” organizzata da AIPo (Agenzia Interregionale per il fiume Po) oggi a Parma presso il “Palazzo delle Acque” e in collegamento da remoto, dedicata al tema “Pubblica amministrazione e assetto del territorio: valorizzare le competenze, gestire i cambiamenti, implementare le innovazioni”.
A portare i saluti istituzionali sono intervenuti Gianluca Borghi (Assessore alla Sostenibilità Ambientale e Mobilità del Comune di Parma) e Andrea Colombo (Segretario generale f.f. Autorità di bacino distrettuale del fiume Po), che hanno evidenziato l’importanza della collaborazione fra i rispettivi Enti ed AIPo per affrontare le nuove sfide sia dal punto di vista della pericolosità idraulica che da quello della tutela dell’ambiente.
Ha quindi preso la parola Gianluca Zanichelli (Direttore f.f. AIPo) ricordando che “AIPo è fortemente impegnata sia nella realizzazione di grandi opere idrauliche, come la cassa di espansione del torrente Baganza nel parmense, le aree di laminazione in Lombardia, l’ampliamento della cassa del fiume Secchia, sia nella gestione e pronto intervento in occasione di piene gravose, che avvengono purtroppo con sempre maggiore intensità e frequenza soprattutto negli affluenti del Po. Siamo inoltre impegnati in progetti innovativi come la ‘Rinaturazione del Po’, finanziato dal PNRR e la ciclovia nazionale VENTO Venezia – Torino), in corso di realizzazione. Anche le manutenzioni ordinarie e straordinarie delle opere (argini, casse di espansione, chiaviche) sono parte fondamentale dell’azione di AIPo, ma sarebbe necessario un incremento delle risorse finanziarie dedicate a questo scopo”.
A coordinare la sessione delle relazioni è stato Filippo Cambareri (AIPo, Dirigente Affari Istituzionali e Organizzazione): “La Giornata della Trasparenza nella Pubblica Amministrazione - ha detto - rappresenta un'opportunità per promuovere una gestione amministrativa più aperta, responsabile e accessibile, al fine di garantire che le azioni degli enti siano chiare, giustificabili e verificabili, per rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni pubbliche. L’evento di oggi non è solo simbolico, ma un’occasione concreta per migliorare la qualità della governance, promuovere una cultura della legalità e della responsabilità e consolidare la fiducia nei confronti dell’Ente. AIPo, attraverso la valorizzazione delle competenze, la gestione dei cambiamenti e l'implementazione delle innovazioni, intende accrescere l'efficienza dell'azione amministrativa, con particolare riguardo ai temi della sicurezza idraulica e della gestione del territorio. Solo con un approccio integrato, che unisce risorse umane, tecnologie avanzate e pratiche sostenibili, sarà possibile garantire una protezione adeguata del territorio e delle persone, affrontando efficacemente le sfide future legate ai rischi idraulici.”
Sono seguiti gli interventi di Alberto Pizzoferrato (Università di Bologna) sulle recenti novità normative in materia di inconferibilità e incompatibilità degli incarichi, Francesco Mazzacuva (Università di Parma), sull’evoluzione normativa nella tutela penale della P.A., Marco Gardella (Responsabile anticorruzione e trasparenza AIPo), con un focus sulla mappatura delle aree a rischio di corruzione all’interno della struttura amministrativa, Immacolata Tolone (Dirigente Regione Lombardia), che si è soffermata sulle competenze e conoscenze nelle azioni di mitigazione del dissesto idrogeologico e Paola Aldigeri (Provincia di Parma), che ha evidenziato la necessità di un cambio di strategia nella gestione delle risorse umane, basata sulla valorizzazione a tutto tondo delle competenze delle persone. Le ultime due relazioni hanno posto l’attenzione sulle nuove frontiere della tecnologia applicata alla pubblica amministrazione: Andrea Prati (Università di Parma), ha parlato del ruolo dell’Intelligenza Artificiale nell’innovazione e nella transizione digitale nelle P.A.; Enrico Borgogno Mondino (Università di Torino) ha illustrato le notevoli possibilità offerte dalle nuove tecnologie per la gestione e il monitoraggio del territorio.
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