
Gli interventi eseguiti del valore di 4 milioni di euro sono da considerarsi di avanguardia ingegneristica fluviale in grado di migliorare anche habitat e biodiversità grazie alle opere di rinaturazione. Interessati dalle opere di miglioria numerosi territori nei comuni di Garzigliana, Bricherasio, Cavour, Vigone e Villafranca
Un progetto composito e dalla duplice fondamentale valenza quello realizzato da AIPo in Piemonte lungo l’asta del Torrente Pellice nel tratto fra i comuni di Bricherasio e Villafranca. Un mosaico articolato di opere che comprende 9 interventi mirati con altrettanti cantieri in grado di garantire contestualmente sia la riduzione del rischio idrogeologico - migliorando notevolmente la sicurezza delle aree interessate - che lo stato ecologico del corso d’acqua e conseguentemente la tutela degli ecosistemi e della biodiversità limitrofi. Tutte le opere realizzate rispondono ai dettami più sostenibili dell’ingegneria fluviale integrata che prevede la movimentazione, senza estrazione, dei materiali in alveo per circa 300 mila metri cubi con relativa apertura dei rami secondari e difesa dei tratti in erosione; oltre a questo si è provveduto all’adeguamento e alla realizzazione dei cosiddetti pennelli e al completamento e ripristino delle scogliere esistenti. L’intero progetto può considerarsi come frutto di metodologie di intervento all’avanguardia in campo ingegneristico fluviale perché assicura notevoli miglioramenti ambientali grazie ai processi di rinaturazione del fiume stesso con messa a dimora di specie arboree e arbustive autoctone insieme a lavori che salvaguardano e favoriscono gli habitat più idonei per ittiofauna e batracofauna (pesci e anfibi). L’intervento è stato finanziato dallo Stato attraverso l’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po per un importo totale dei lavori € 3.958.527 ed ha interessato i comuni di Garzigliana, Bricherasio, Cavour, Vigone, Villafranca suddiviso in 5 lotti e complessivamente ha riguardato opere in massi di cava per circa 24.000 m3, la messa a dimora di 23.000 esemplari di essenze arbustive e arboree, più di 4.300 talee di salice e 30.000 m2 di superficie boscata diradati con taglio selettivo. “Siamo particolarmente soddisfatti di avere realizzato questi interventi in Piemonte – ha evidenziato il direttore di AIPo Gianluca Zanichelli – che rispondono a criteri di esecuzione Win-Win e consentono di raggiungere, in modo integrato, gli obiettivi fissati sia dal Piano di gestione delle acque (PdGPo), che quelli fissati dal Piano di Gestione rischio alluvioni (PGRA). Questi interventi di Rinaturazione fanno anche da apripista a ciò che faremo a breve lungo l’asta del Po dando esecuzione al macro-progetto ambientale inserito nel PNNR di Rinaurazione del Grande Fiume”. E proprio nei giorni scorsi all'Auditorium di Corso Inghilterra a Torino AIPo con interventi approfonditi del Dirigente del Piemonte Occidentale ingegner Isabella Botta e del Funzionario Tecnico biologo-ecologo Paolo Piovani ed in partnership con Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, CIRF e Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po , ha presentato l’intero progetto sul Pellice offrendo di fatto a tecnici degli Enti locali e professionisti del settore che operano sul territorio una formazione concreta finalizzata a divulgare strumenti e opportunità di apprendimento sugli aspetti tecnici della gestione integrata dei corsi d'acqua, con partecipazione in presenza o online.