Po fiume d'Europa, presentati convegno e mostra in programma a Parma

Ritratto di scampanini
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Nov
14
2022

 

Presentati stamattina presso la sede di AIPo il convegno “Po fiume d’Europa. Parma capitale italiana delle acque. Mito -  Identità - Futuro” (Parma, 18-19 novembre 2022)  e la mostra “Le forze delle acque. Governare il Grande fiume: mito, identità, strumenti" (Parma, “Palazzo delle Acque”, Strada Garibaldi 75 - 20 gennaio-21 marzo 2023)

(Per scaricare il programma del convegno, cliccare QUI).

Nell’ambito della ricerca interdisciplinare «Po fiume d’Europa_Parma capitale italiana delle acque. Mito | Identità | Futuro», promossa nel 2019 dall’Università degli Studi di Parma insieme ai quattro Enti di governo delfiume Po e del suo bacino idrografico che hanno sede a Parma – ovvero l’Agenzia interregionale per il fiume Po (AIPo), l’Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po (ADBPo), l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile e l’Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia-Romagna (ARPAE) –, vengono presentate alla comunità scientifica e alla cittadinanza due occasioni di approfondimento sui temi della valorizzazione dell’ambiente fluviale e del patrimonio umano, istituzionale e cartografico storico connesso alla gestione del Grande fiume dall’età moderna a oggi.

Si tratta, nel dettaglio, di un convegno di studi, in programma a Parma venerdì 18 e sabato 19 novembre 2022, e di una esposizione, che sarà allestita negli spazi del Palazzo delle Acque, sede dei quattro succitati Enti, dal 20 gennaio al 21 marzo 2023.

Finalità e contenuti del convegno e alcune anticipazioni sulla mostra sono stati presentati stamattina nella conferenza stampa tenutasi presso la sede di AIPo, nella quale sono intervenuti il Direttore di AIPo Meuccio Berselli, il Segretario generale dell’Autorità di Bacino del fiume Po Alessandro Bratti, il Prorettore Vicario dell’Università di Parma Prof. Paolo Martelli, Giuseppe Ricciardi di ARPAE, i professori Carlo Mambriani e Dario Costi (Comitato scientifico del convegno e della mostra), alla presenza di dirigenti e funzionari dei vari Enti promotori.

Gli interventi

Meuccio Berselli

“Il convegno e la mostra rivestono grande importanza perché mettono in evidenza la storia e le competenze degli Enti che operano in questo ‘ Palazzo delle Acque’, facendo di Parma un unicum nel panorama nazionale. Enti che incrementano costantemente il loro know how sulle tematiche legate all’acqua e lo condividono in modo costruttivo per rendere i nostri territori sempre più resilienti, sostenibili e attrattivi”.

 

Alessandro Bratti

“Convegno e mostra testimoniano la sinergia tra gli Enti che hanno qui sede e i rapporti sempre più stretti con l’ Università. Dai primi uffici idrografici si è arrivati a strutture dotate di sempre maggiori competenze tecnico-scientifiche sui temi del monitoraggio, della qualità delle acque e della difesa idraulica. Da alcuni anni,  poi, si sta lavorando anche sulla valorizzazione dei territori fluviali, in una visione d’insieme, dall’Area MAB Unesco ai contratti di fiume. L’acqua è  un tema centrale, come abbiamo constatato anche negli scorsi mesi di siccità”.

Giuseppe Ricciardi

“Il convegno e la mostra offrono l’occasione per  un approfondimento sulla storia delle istituzioni che nel corso dei secoli hanno gestito il monitoraggio idrografico, con un’attenzione particolare agli strumenti utilizzati, alla loro evoluzione tecnica e alle modalità di raccolta ed elaborazione dei dati. Anche le trasformazioni sul piano organizzativo raccontano di come si è cercato di dare risposte sempre più adeguate ai fenomeni alluvionali, così come ai periodi di magra e siccità”.

Prof. Paolo Martelli

 “Credo che non sia eccessivo dire  che il Po rappresenta davvero tutto un mondo, in un’incredibile pluralità e densità di significati. È un punto di riferimento indiscutibile per il nostro territorio, da molti punti di vista, è fortemente caratterizzante nella sua identità e nella sua storia e lo sarà nella sua stessa proiezione di futuro. Il progetto di ricerca che lo ha per protagonista, che spazia dalla letteratura agli approfondimenti sul paesaggio, dall’ingegneria idraulica alla cartografia, dagli studi sull’ambiente all’economia, ci consegnerà, ci auguriamo, una riflessione ad ampio spettro tra passato e futuro: un futuro nel quale il Po sarà ancora necessariamente cruciale, in un’ottica di sviluppo sostenibile. L’Università di Parma è ben felice di ospitare il convegno nelle proprie sedi e di essere promotrice di questo progetto insieme agli Enti di governo del fiume, in un’interazione vera con ciò che la circonda e con l’ambizione di dare un contributo fattivo di comprensione e di costruzione. “

Prof. Carlo Mambriani

“Parma è ‘capitale italiana delle acque’ e l’iniziativa che abbiamo intrapreso vuole fare emergere questo dato, di cui non tutti sono consapevoli. Il convegno ci aiuterà a capire come conoscendo il passato si possano fare scelte migliori nel presente e nel futuro in ottica di sostenibilità. Il convegno darà importanti spunti anche per l’organizzazione della mostra, che abbiamo tutti voluto fortemente allestire all’interno del palazzo di strada Garibaldi 75, in orari di lavoro, nonostante le difficoltà che ciò poteva comportare. La sfida, per la quale è stata indispensabile la collaborazione dei vertici  e degli staff di tutti gli Enti coinvolti, non è stata solo quella di realizzare la mostra, ma anche di far riscoprire la sede di strada Garibaldi, la sua storia, le sue ricchezze cartografiche e vedere all’opera chi concretamente ci lavora.”.

Prof. Dario Costi

“Oltre a farci conoscere meglio il passato e il presente, le iniziative che abbiamo messo in campo guardano al futuro, in cui è fondamentale l’utilizzo delle sempre nuove tecnologie disponibili. Il Po è una straordinaria opportunità di studio e di azione in una visione del territorio che consideri l’acqua una risorsa e non solo un problema, attorno alla quale costruire progetti di  riqualificazione e rigenerazione delle città e dei paesi. Tutto questo si inserisce efficacemente nel lavoro portato avanti dal laboratorio di ricerca, che vede l’università di Parma protagonista, sulla “smart city” che ormai è già diventato, a scala più larga, “smart region”.

Convegno di studi

Po fiume d’Europa_Parma capitale italiana delle acque.

Mito | Identità | Futuro

Parma, 18-19 novembre 2022

Articolato in tre sessioni che riprendono le parole chiave della ricerca – mito, identità, futuro –, il convegno si offre come primo momento di riflessione coordinata aperto al pubblico sui temi dell’indagine. Studiosi afferenti al comitato scientifico e referenti dell’Autorità e delle Agenzie impegnate quotidianamente nell’azione di coordinamento, pianificazione e governo delle acque e del territorio saranno chiamati a proporre riflessioni sulla costruzione del mito, la prospettiva contemporanea della dimensione storica e le strategie per la gestione futura del Grande fiume, nel quadro del contesto europeo.

Intervengono

Paolo Barbaro, Università degli Studi di Parma

Meuccio Berselli, direttore dell’Agenzia interregionale per il fiume Po

Alessandro Bratti, segretario generale dell’Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po

Marco Capra, professore associato di Musicologia e Storia della musica, Università di Parma

Guido Conti, scrittore

Isotta Cortesi, professore associato di Architettura del paesaggio, Università di Parma

Dario Costi, professore ordinario di Composizione architettonica e urbana, Università di Parma

Cristina Francia, Ingegnere dell’UT Sicurezza territoriale e protezione civile di Piacenza dell’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile

Carlo Mambriani, professore ordinario di Storia dell’Architettura, Università di Parma

Lucia Masotti, professoressa associata di Geografia, Università degli Studi di Verona

Paolo Mignosa, professore ordinario di Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia, Università di Parma

Rita Messori, professoressa associata di Estetica e Teoria delle arti, Università di Parma

Davide Papotti, professore ordinario di Geografia, Università di Parma

Giuseppe Ricciardi, ingegnere della Struttura Idro-Meteo-Clima dell’Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia-Romagna

Mirella Vergnani, ingegnere, dirigente del settore Transazione ecologica e Mobilità dolce dell’Agenzia Interregionale per il fiume Po

Pierluigi Viaroli, professore ordinario di Ecologia, Università di Parma

Sedi del convegno

Venerdì 18 (ore 9.30-13, 15-18)          Plesso di borgo Carissimi, Aula Magna “A. Scivoletto”

Borgo Carissimi, 10 - 43121 Parma

Sabato 19 (ore 9.30-13)                       Polo didattico del plesso D’Azeglio-Kennedy, Aula K12

Vicolo Santa Maria, 1 - 43125 Parma

Enti patrocinatori

Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Parma

Ordine degli Ingegneri della provincia di Parma

Collegio provinciale Geometri e Geometri Laureati di Parma

Esposizione

LE FORZE DELLE ACQUE.

Governare il Grande fiume: mito, identità, strumenti

Parma, Palazzo delle Acque, 20 gennaio-21 marzo 2023

Obiettivo finale della ricerca è la mostra «Le forze delle acque. Governare il Grande fiume: mito, identità, strumenti», in programma a Parma dal 20 gennaio al 21 marzo 2023 negli spazi del Palazzo delle Acque, in strada Garibaldi 75. La rassegna, a cura di Dario Costi e Carlo Mambriani, costituirà un’occasione di approfondimento sui diversi aspetti – storico, culturale, territoriale, ambientale – connessi alla natura e alle vicende del Po e dei suoi affluenti, nonché sul ruolo passato e presente delle Istituzioni deputate alla loro governance. 

Quello che a ragione si può definire “Palazzo delle Acque” – ovvero lo storico edificio di barriera Garibaldi già sede del Magistrato per il Po e del Genio civile – è un luogo che non tutti i cittadini conoscono, così come le nuove denominazioni e le recenti riarticolazioni amministrative assunte dall’Autorità e dalle Agenzie che hanno giurisdizione sul bacino del fiume Po e che si occupano di un settore di intervento pubblico che comporta notevoli attenzioni politiche e ingenti risorse economiche, con notevole impatto, sia nella quotidianità sia nelle emergenze, per milioni di cittadini.

Il percorso espositivo si svilupperà sui cinque piani del palazzo e sarà articolato in 8 sezioni tematiche. Le straordinarie collezioni di cartografie antiche e strumentazioni storiche e il patrimonio di competenze tecnico-scientifiche che costituiranno il fulcro dell’esposizione consentiranno al grande pubblico di ripercorrere, da un lato, eventi, personaggi e tecniche impiegate nei secoli dagli abitanti del bacino padano nel tentativo di sfruttare e governare il Po e i suoi tributari; dall’altro, di comprendere il complesso mondo dell’amministrazione fluviale, nei risvolti dedicati alla sicurezza del territorio, alla gestione delle calamità, ai progetti di valorizzazione naturalistica e paesaggistica, inserito nel contesto internazionale a scala europea.

Questa la denominazione provvisoria delle sezioni, con i relativi contenuti:

Sez. 1 - IL PALAZZO DELLE ACQUE, dedicata al cantiere dell’edificio e alla ricostruzione delle vicende storico-architettoniche che hanno interessato il settore Nord-Est di Parma.

Sez. 2 - LA GESTIONE DEL FIUME, dove saranno presentati l’assetto attuale dei quattro Enti deputati al governo del Po e la loro storia.

Sez. 3 - IL FUTURO DELLA MEMORIA, dedicata all’esposizione dei materiali d’interesse storico (cartografie, libri, fotografie, strumenti di misura dalle collezioni degli Enti) e alla loro prospettiva contemporanea.

Sez. 4 - LA COSTRUZIONE DEL MITO, che affronterà la dimensione culturale del Po interpretata attraverso la fotografia, il cinema, la geografia culturale, la letteratura, l’arte e l’architettura.

Sez. 5 - I PAESAGGI DELLA NATURA, dedicata ai caratteri e alle specificità degli habitat presenti lungo il Grande fiume.

Sez. 6 - LA PIANURA DEL PO TRA LE ALPI E L’ADRIATICO, dove saranno analizzati gli aspetti geologici, idraulici e ambientali dei vari tratti del Po; i temi delle piene e delle magre del fiume, con una panoramica sulle strumentazioni, antiche e moderne, per il monitoraggio delle portate del Grande fiume.

Sez. 7 - I GRANDI FIUMI D’EUROPA, dove si offrirà un’analisi delle azioni di promozione turistica, marketing territoriale e governance attuate lungo i maggiori corsi d’acqua del continente europeo.

Sez. 8 - IL PROGETTO, principalmente dedicata al progetto per la rinaturazione del Po elaborato da WWF Italia e ANEPLA in collaborazione con AIPo e ADBPo, inserito dal Ministero della Transizione Ecologica nel PNRR.

Comitato scientifico della ricerca

Dario Costi, Carlo Mambriani (coordinatori, Università degli Studi di Parma), Paolo Barbaro, Marco Capra, Alessandro Chelli, Isotta Cortesi, Giulio Iacoli, Rita Messori, Paolo Mignosa, Davide Papotti, Davide Persico, Pierluigi Viaroli, Michele Zazzi (Università degli Studi di Parma), Lucia Masotti (Università degli Studi di Verona), Guido Conti.

Enti promotori

Agenzia interregionale per il fiume Po

Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile

Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia-Romagna

Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po

Università degli Studi di Parma