Prove invaso cassa espansione Panaro: inizia il deflusso, si conclude la prima fase del collaudo funzionale. Sopralluogo della Commissione di collaudo

Ritratto di scampanini
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Mag
07
2021

Con la notte appena trascorsa si è conclusa la prima fase del collaudo funzionale della Cassa di espansione del fiume Panaro, nel modenese.

Le attività, avviate mercoledì 28 aprile, hanno permesso di raggiungere il livello di 6 metri e mezzo d’acqua incamerata nell’invaso grazie all’afflusso naturale del fiume. In totale, si tratta di 3 milioni 400 mila metri cubi: una capacità conseguita venerdì scorso, 30 aprile, in seguito a due giorni di invaso. 

“Si tratta del livello massimo previsto per la prima prova sperimentale- spiega l’assessore regionale a Difesa del suolo e Protezione civile, Irene Priolo (Presidente Comitato di Indirizzo AIPo) - a cui faranno seguito altre due via via sempre più impegnative per quantità d’acqua trattenuta, fino all’ultima da oltre 23 milioni di metri cubi. Nella settimana che ci lasciamo alle spalle i tecnici di Aipo hanno svolto le attività di ispezione, il monitoraggio piezometrico e le misurazioni di controllo inerenti il manufatto principale”. 

Tra mercoledì e giovedì (5-6 maggio) si è inoltre tenuto il sopralluogo della Commissione di collaudo, formata dall'ingegner Giuseppe Marmo della Direzione nazionale dighe, dalla professoressa Lisa Borgatti dell'Università di Bologna e dal professor Stefano Orlandini dell'Università di Modena e Reggio Emilia, che hanno verificato il corretto svolgimento delle prove.

A seguito dei dati raccolti, la Commissione elaborerà una relazione tecnica che sarà fondamentale anche per stabilire i parametri della seconda fase delle prove di invaso.

Dalla mattina di oggi, quindi, sono iniziate le operazioni di svuotamento della Cassa. Come previsto, l’acqua è fatta defluire lentamente, circa 5 centimetri all'ora, fino al ritorno alle condizioni di normalità.

“Esprimo soddisfazione per il positivo andamento dello step d’avvio del collaudo che si è concluso senza intoppi- conclude Priolo -. A tutti gli operatori impegnati sul campo va un ringraziamento per il prezioso lavoro svolto, reso possibile dal gioco di squadra tra AIPo, Agenzia regionale di protezione civile ed enti locali”.