Studenti dell’ITG Rondani (PR) in visita alla cassa di espansione del t. Parma

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Apr
19
2016

STUDENTI DELL’ITG RONDANI (PR) IN VISITA ALLA CASSA DI ESPANSIONE DEL T. PARMA

La classe 3ª C  dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Camillo Rondani” è stata nei giorni scorsi in visita alla cassa di espansione del torrente Parma, la struttura per la difesa idraulica gestita da AIPo posta a sud della città,  che con la sua diga e il suo grande bacino di ritenuta riduce drasticamente i pericoli di esondazione a valle della cassa stessa.

La visita fa parte di un più ampio progetto di alternanza scuola-lavoro portato avanti dall’Istituto diretto dalla Prof.ssa Alessandra Tavoni, in base alla normativa della "buona scuola". Il progetto, denominato "Impresa formativa simulata all'interno del percorso curricolare e del piano triennale offerta formativa"  si svolge su tre anni e punta a far acquisire varie competenze nella progettazione, nella conoscenza del territorio e dei fenomeni naturali in esso presenti.

 Nello specifico, si punta all'acquisizione da parte dei futuri Tecnici del Territorio delle nozioni di prevenzione e progettuali relative al dissesto idrogeologico e ai rischi naturali.

Il percorso si avvale della collaborazione della Protezione Civile del Comune di Parma - con il coinvolgimento in primis di Claudio Pattini e Daniele Fratta - che fornisce tra l’altro le conoscenze fondamentali sui criteri di gestione delle emergenze e di realizzazione di insediamenti provvisori per le popolazioni colpite da calamità.

Referente del progetto per le classi terze è la prof.ssa Mara Troni, mentre tutor interno della classe 3ª C  è il prof. Celestino Zaccarini, che con i colleghi docenti Ilaria Fioretti (coordinatrice) e Silvio Bonati ha accompagnato i ragazzi alla cassa di espansione.

 Ad accogliere all’impianto di Marano gli studenti sono stati gli ingegneri AIPo Mirella Vergnani, Massimo Valente e Annamaria Belardi, che hanno fornito un’ampia serie di informazioni. In particolare, i ragazzi hanno potuto prendere visione dei sistemi elettronici di manovra delle tre paratoie presenti nella diga (che consentono di ridurre il deflusso a valle in caso di piena), visitare i corridoi interni della diga stessa e, dalla sua sommità, osservare le caratteristiche del grande spazio arginato in cui si accumula l’acqua del Parma in caso di piene rilevanti (fino a 12 milioni di m³ all’altezza del manufatto).

I tecnici AIPo hanno inoltre dato alcune spiegazioni di sintesi sulle attività di previsione dei fenomeni meteo, sui sistemi di monitoraggio dei livelli pluviometrici e idrometrici e sulle complesse operazioni di gestione e manutenzione della cassa di espansione.

19/04/2016