Sottoscritto da Prefettura di Parma e AIPo un Protocollo di legalità per contrastare infiltrazioni della criminalità organizzata in appalti di lavori e servizi

Ritratto di scampanini
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Dic
09
2025

E’ stato firmato oggi, presso la Prefettura di Parma il “Protocollo di legalità per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata negli appalti pubblici” tra AIPo (Agenzia Interregionale per il fiume Po) e Prefettura. A sottoscrivere l’importante documento sono stati il Prefetto di Parma, Antonio Lucio Garufi e il Direttore di AIPo, Gianluca Zanichelli. Presenti anche i Dirigenti AIPo Filippo Cambareri e Giuseppe Barbieri, che hanno curato la predisposizione dell'atto di concerto con la Prefettura.

I due Enti, al fine di individuare misure di prevenzione a tutela dell'economia legale, avvertono l'esigenza di salvaguardare la realizzazione di opere e la prestazione di servizi di interesse pubblico da ogni tentativo di infiltrazione da parte di gruppi legati alla criminalità organizzata in grado di condizionare le attività economiche e finanziarie nei settori di pubblico interesse, sia in forma diretta che attraverso imprese e società "controllate", soprattutto negli ambiti in cui è maggiore il rischio che imprese legate ad organizzazioni criminali tentino, avvalendosi delle considerevoli risorse finanziarie di cui dispongono, di penetrare i principali settori dell'economia legale ed in particolare quello degli appalti pubblici.

E’pertanto volontà delle parti perseguire con strumenti efficaci il preminente interesse pubblico alla legalità, alla trasparenza nelle procedure concorsuali d'appalto e alla tutela del sistema delle imprese dal rischio di infiltrazione mafiosa, con l’estensione delle informazioni antimafia già vigenti, anche per appalti di lavori, forniture e servizi del valore pari o superiore alle soglie europee, così come per forniture e servizi ritenute maggiormente a rischio di infiltrazioni mafiose.

In particolare AIPo assume l'obbligo, prima di procedere alla stipula dei contratti, di acquisire dalla Prefettura le informazioni antimafia di cui all'art. 91 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 sul conto delle imprese interessate. Qualora, a seguito delle verifiche, la Prefettura emetta informazioni antimafia dal valore interdittivo, si dovrà uniformare alle indicazioni dal Ministero dell'Interno e dall'ANAC con le Linee Guida del 27 gennaio 2015 prima di procedere alla risoluzione immediata e automatica del vincolo contrattuale oppure procedere alla revoca immediata dell'autorizzazione al subcontratto. In tal caso, a carico dell'impresa colpita da interdittiva dovrà essere applicata anche una penale a titolo di liquidazione del danno - salvo, comunque, il maggior danno - nella misura del 5% del valore del contratto.

AIPo si impegna a richiamare nei bandi di gara l'obbligo, per le imprese esecutrici a vario titolo di lavori, servizi e forniture, dell’ osservanza rigorosa delle disposizioni in materia di collocamento, igiene e sicurezza sul lavoro anche con riguardo alla nomina del responsabile della sicurezza, di tutela dei lavoratori in materia contrattuale e sindacale, specificando che le spese per la sicurezza non sono soggette a ribasso d'asta, ponendo a carico dell'impresa aggiudicataria gli oneri finanziari per la vigilanza dei cantieri e procedendo, in caso di grave e reiterato inadempimento, alla risoluzione contrattuale e/o revoca dell' autorizzazione al subappalto.

Si considerano, in ogni caso, come inadempimento grave la violazione di norme che abbia comportato il sequestro del luogo di lavoro, convalidato dall'autorità giudiziaria; l'inottemperanza alle prescrizioni imposte dagli organi ispettivi; l'impiego di personale della singola impresa non risultante dalle scritture o da altra documentazione obbligatoria.

AIPo riporterà nei bandi e atti di gara le clausole riferite a quanto prescritto nel protocollo, che dovranno essere espressamente accettate e sottoscritte dalle imprese interessate in sede di stipula del contratto o subcontratto.

Inoltre, le parti sottoporranno a particolare attenzione le modalità di assunzione della manodopera, i relativi adempimenti previsti dalla legislazione sul lavoro e dal CCNL di categoria, e a tal fine si impegnano a definire procedure di reclutamento di massima trasparenza. Per tali finalità è costituito, presso la Prefettura, un apposito "Tavolo di monitoraggio dei flussi di manodopera", di cui faranno parte un funzionario della locale Direzione Territoriale del Lavoro ed i rappresentanti del soggetto aggiudicatore e delle organizzazioni sindacali degli edili maggiormente rappresentative e sottoscrittrici del Protocollo. Allo scopo di mantenere il necessario raccordo con le altre attività di controllo antimafia, il Tavolo è presieduto dal coordinatore del Gruppo Interforze costituito presso la Prefettura competente.

“Si tratta di un atto importante - ha detto l’Ing. Zanichelli - che dimostra l’impegno di AIPo nel monitoraggio e controllo dei cantieri e verifica della sicurezza nei luoghi di lavoro, nell’ottica della prevenzione rispetto alle infiltrazioni mafiose. In questo modo si intende, inoltre, tutelare l’esercizio dell’attività di impresa e le opportunità per tutte le aziende che operano con serietà e trasparenza”.

“Il Protocollo firmato oggi, dimostrazione tangibile dell’impegno di AIPo di contrastare ogni forma di pervasione criminale – prosegue dal canto suo il Prefetto Antonio Garufi – vuole al contempo essere un esempio per tutte le componenti attive della società, affinchè ognuno, nel campo di attività in cui opera, si renda interprete della necessità dell’affermazione della legalità in ogni contesto e contribuisca con grande senso di responsabilità alla lotta alle infiltrazioni mafiose condotta quotidianamente dalle Istituzioni preposte”.