
Si è svolto stamattina un sopralluogo presso la cassa di espansione del torrente Parma, a Marano, da parte del Comune di Parma, rappresentato dall'Assessora alle politiche di sostenibilità ambientale Tiziana Benassi e dall'Assessore ai lavori pubblici Michele Alinovi.
In occasione della visita si è potuto constatare con soddisfazione di tutti l'avvenuta rimozione dei cumuli di terreno di risulta legati alla costruzione della cassa di espansione del torrente Parma.
Nel corso della mattinata, inoltre, studenti dell'università di Parma e alcuni dipendenti AIPo, in particolare di recente assunzione, hanno potuto conoscere da vicino caratteristiche e modalità di funzionamento di questa opera fondamentale per la sicurezza idraulica della città di Parma, anche grazie alle spiegazioni dell'Ing. Mirella Vergnani, Dirigente AIPo e del Prof. Paolo Mignosa e dei suoi collaboratori Dott. Marco D'Oria e Dott.ssa Francesca Aureli.
Rimozione dei cumuli, una vicenda complessa giunta a conclusione
Sono terminate le operazioni di rimozione dei cumuli di terreno di risulta legati alla costruzione della cassa di espansione del torrente Parma, presenti nella località di Marano dal 2006.
Dopo 16 anni, viene così messa la parola fine all’annoso problema del deposito del materiale proveniente dallo scavo eseguito in alveo del torrente Parma per la realizzazione della cassa d’espansione, che è stato ricollocato in gran parte in aree di cava.
Tale materiale, con una procedura condivisa ed approvata da ARPAE, è stato analizzato e successivamente vagliato per separare la parte di terra da quella consistente in rifiuti, non pericolosi.
Il terreno è stato sottoposto ad un’accurata selezione in modo da utilizzare esclusivamente materiale terroso per il riempimento dei vuoti di cava, mentre i residui sono stati inviati a smaltimento per una piccola percentuale. Per i residui, circa l’1% del totale del deposito, è stata avviata la procedura per lo smaltimento ed il recupero secondo le caratteristiche analizzate. L’ambiente ed il paesaggio ne hanno tratto beneficio e l’area è stata ripristinata alle condizioni precedenti permettendo finalmente la percezione del manufatto della cassa d’espansione e dell’ambiente naturale circostante, prima oscurati.
La rimozione dei cumuli, realizzata dal Comune di Parma, è stata finanziata da AIPo attraverso accordi presi ai tempi della loro formazione, nel 2004 e 2005 (circa 2 milioni i fondi per l'ultima e decisiva fase delle operazioni, attuata dal 2016 al 2021).