Progetto LIFE BARBIE per la salvaguardia di specie ittiche, anche AIPo firma Dichiarazione di intenti

Ritratto di scampanini
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Ott
12
2020

Anche AIPo è tra i soggetti firmatari di una Dichiarazione di intenti stipulata l’11 settembre 2020 presso la Corte di Giarola, sede del Parco del Taro (Parma) nell’ambito del Progetto LIFE BARBIE (LIFE13NAT/IT/001129 - www.lifebarbie.eu/it/), che ha come capofila l'Università di Parma.

Il progetto, approvato e cofinanziato dall’Unione Europea, è finalizzato al recupero e alla tutela delle popolazioni delle specie ittiche Barbo comune (Barbus plebejus) e di Barbo canino (Barbus meridionalis), in porzioni di affluenti emiliani del Po che ricadono in 14 siti della Rete Natura 2000, nelle Province di Parma, Reggio Emilia e Piacenza.

Gli altri sottoscrittori della Dichiarazione sono Università degli studi di Parma, Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, i Consorzi di Bonifica dell’Emilia Centrale,  Parmense e di Piacenza, gli Enti di Tutela e Gestione Biodiversità dell’ Emilia occidentale e dell’ Emilia centrale.

La Dichiarazione d’intenti impegna i soggetti firmatari ad agire per la conservazione delle due specie di Barbo e, in maniera subordinata, dell’ittiofauna autoctona, attraverso la promozione di una collaborazione tra soggetti pubblici, privati e corpi intermedi finalizzata ad una gestione più sostenibile della risorsa idrica dei corsi d’acqua interessati.

Gli ambiti territoriali di interesse sono:

•          torrente Enza, con particolare riferimento ai tratti interessati dai siti della Rete Natura 2000 Fiume Enza da la Mora a Compiano (SIC IT4030013); Rupe di Campotrera, Rossena (SIC IT4030014); Fontanili di Gattatico e Fiume Enza (SIC IT4030023); Cronovilla (SIC-ZPS IT4020027);

•          fiume Trebbia e torrente Nure, con particolare riferimento ai tratti interessati dai siti della Rete Natura 2000 Meandri di San Salvatore (SIC IT4010006), Fiume Trebbia da Perino a Bobbio (SIC IT4010011), Basso Trebbia (SIC IT4010016), Conoide del Nure e Bosco Fornace Vecchia (SIC IT4010017);

•          fiumi Taro, Parma e Po, con particolare riferimento ai tratti interessati dai siti della Rete Natura 2000 Area delle risorgive di Viarolo, bacini di Torrile, fascia golenale del Po (SIC IT4020017); Basso Taro (SIC IT4020022); Torrente Stirone (SIC IT4020003); Castell’Arquato, Lugagnano Val d’Arda (SIC IT4010008); Parma Morta (SIC IT4020025); Crinale dell’Appennino Parmense (SIC IT4020020); Medio Taro (SIC IT4020021).

I soggetti firmatari costituiranno un tavolo tecnico di consultazione finalizzato a mitigare gli effetti degli interventi in alveo a tutela dell’ittiofauna, tenendo conto anche degli effetti combinati habitat-portate, in particolare al fine di: mantenere quanto più possibile un regime idrologico tale da non compromettere gli interventi effettuati dal progetto BARBIE e la salvaguardia delle specie ittiche a rischio;  valutare nel medio e lungo periodo la possibilità di utilizzare canali di bonifica e irrigazione al fine di facilitare la mobilità dell’ittiofauna;  promuovere azioni strutturate e coordinate per il recupero dell’ittiofauna, in crisi per carenza idrica, e per il rilascio nei tratti più idonei, tra cui in particolare la costituzione di squadre organizzate di recupero della fauna ittica nei canali, con eventuale stipula di convenzioni con Associazioni già presenti sul territorio e competenti in materia; promuovere attività di comunicazione e divulgazione della dichiarazione d’intenti.

Il progetto Life Barbie e le motivazioni della Dichiarazione di intenti

Il Progetto LIFE BARBIE (LIFE13NAT/IT/001129 - www.lifebarbie.eu/it/), approvato e cofinanziato dall’Unione europea, ha realizzato interventi finalizzati al recupero e alla tutela delle popolazioni di Barbo comune (Barbus plebejus) e di Barbo canino (Barbus meridionalis), in porzioni di affluenti emiliani del Po che ricadono in 14 siti della Rete Natura 2000, nelle Province di Parma, Reggio Emilia e Piacenza. Le popolazioni italiane di Barbo Comune e di Barbo Canino risultano, infatti, in crescente rarefazione, come riconosciuto dall'aggiornamento della Lista Rossa IUCN, dove lo stato di rischio delle due specie è stato elevato rispettivamente a “vulnerabile” e “in pericolo”. In regione Emilia-Romagna, il costante peggioramento quali/quantitativo delle popolazioni di entrambe le specie ha quindi richiesto interventi mirati, sia a livello ambientale sia in termini di attività ittiogeniche ex-situ.

Gli interventi del progetto LIFE BARBIE si sono concentrati sul ripristino/creazione di habitat adeguati al sostegno delle popolazioni di Barbo comune e Barbo canino, oltre che in interventi di ripopolamento, che per mantenere la loro efficacia nel tempo necessitano di una gestione efficace e sostenibile dell’utilizzo della risorsa idrica.

La risorsa idrica riveste un ruolo cruciale nell’ambito di uno sviluppo sostenibile così come indicato dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030, evidenziato nei suoi 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) e nell’ambito del New Green Deal europeo, parte integrante della strategia della Commissione per attuare l'Agenda 2030 ed i suoi OSS a livello europeo.

La gestione ottimale delle risorse idriche svolge anche un ruolo fondamentale nell’adattamento ai cambiamenti climatici e nella mitigazione dei relativi impatti, in linea con le recenti politiche europee, traendo spunto dalle numerose buone pratiche di gestione sostenibile dell'acqua attuate in tutto il mondo, che promuovono l’adattamento, compreso l'uso di approcci e tecnologie innovative, quali le Nature-based solution.

Il finanziamento dei progetti LIFE prevede che le azioni e gli effetti del progetto continuino oltre la fine del progetto stesso, assicurandone la sostenibilità e l’efficacia nel tempo.

A tal proposito l'azione C6 del progetto Life Natura LIFE13 NAT/IT/001129 - BARBIE prevede l'apertura di un tavolo di confronto con i portatori di interesse per la gestione sostenibile della risorsa idrica, secondo quanto precisato nel progetto stesso (parte C della convenzione di sovvenzione - Grant Agreement), attraverso una serie di incontri programmati.

Nell'ambito dei suddetti incontri, una serie di discussioni partecipate hanno fatto emergere le problematiche che minacciano il Barbo comune e il Barbo canino nei tratti collinari e montani, riguardanti soprattutto:

  • la banalizzazione degli habitat fluviali, causata da interventi in alveo sia per finalità idrauliche che di stabilizzazione idromorfologica;
  • l’effetto di portate scarse o nulle in alcuni tratti, in particolare nei periodi primaverili-estivi.

A seguito dei suddetti incontri si è ravvisata la necessità di valorizzare l’esperienza maturata durante il progetto, al fine di consolidare i risultati già raggiunti, attraverso una comune dichiarazione d’intenti che coinvolga tutte le parti interessate nella condivisione e attuazione di buone pratiche per la gestione della risorsa idrica e l’arresto della perdita di biodiversità, in relazione anche agli impatti dei cambiamenti climatici;

Negli ambiti di interesse del Progetto Life Barbie sono in corso altri processi partecipati, in particolare il contratto di fiume del Trebbia (referente Regione Emilia-Romagna, Servizio tutela e risanamento acqua, aria e agenti fisici) e il contratto di fiume del Parma – Baganza (referente Autorità di bacino distrettuale del fiume Po), entrambi in corso di definizione, con i quali si intende promuovere sinergie.

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Nella foto: un momento dell'incontro dell'11 settmebre per la firma della Dichiarazione. A destra, ing. Luigi Mille, Direttore AIPo; a sinistra, dott. Meuccio Berselli, Segretario generale Autorità di bacino distrettuale del fiume Po