Si è tenuto ieri, martedì 18 gennaio 2022, dalle 18 alle 20,30, in collegamento on line, l’incontro pubblico di presentazione del Progetto Interreg Italia Svizzera Fiume Tresa “A cavallo del Fiume Tresa: prevenzione e gestione comune delle emergenze”, promosso dagli Enti partner AIPo (Agenzia Interregionale per il fiume Po), UCA - Repubblica e Canton Ticino - Dipartimento del territorio - Ufficio dei Corsi d’Acqua, Comunità Montana del Piambello, Provincia di Varese.
Nel corso della serata, alla quale hanno partecipato amministratori locali, rappresentanti di enti, associazioni e gruppi, singoli cittadini, sono stati illustrati gli elementi tecnici e operativi del progetto e le azioni in corso e previste.
Il Fiume Tresa – che scorre dal Lago di Lugano al Lago Maggiore - delimita il confine italo-svizzero e la sua portata idrica è regolata da un manufatto collocato a monte, la cui gestione è affidata al Cantone Ticino. Dal 2000 la principale criticità della zona è rappresentata dalla Frana di Cremenaga (Cadegliano-Viconago), con ripetuti eventi che hanno interrotto la viabilità della strada provinciale ex SP61, ora NSA 599 (Nuova Strada Anas). Gli studi geologici hanno ipotizzato diversi scenari di rischio, che includono anche la formazione di un’occlusione della sezione di deflusso del fiume a seguito di eventi franosi, che coinvolgerebbero, a partire dal versante montano, la strada NSA 599, il fiume Tresa, sino ai pozzi di captazione ad uso idropotabile in suolo Svizzero e, in caso estremo, una tracimazione con conseguente ondata di piena, con possibili danni alle persone e alle cose a valle.
Gli interventi previsti dal Progetto Interreg Fiume Tresa hanno perciò lo scopo di ridurre il rischio al minimo, in base agli scenari ipotizzati, ripristinando le condizioni più idonee per tornare ad una situazione di equilibrio. In particolare, le azioni riguardano il monitoraggio continuo, con tecnologie avanzate, della frana di Cremenaga e interventi in alveo lungo il fiume Tresa, sia nel tratto italiano che in quello svizzero, finalizzati a ridurre fenomeni erosione spondale e rischi di esondazione, con l’utilizzo di tecniche rispettose dell’ambiente e della morfologia fluviale (in particolare, l’uso di massi di pietra naturale per la costituzione di “rampe dinamiche” in alveo, con test preliminari su un modello fisico riprodotto in scala in laboratorio).
Nel corso dei lavori sono state presentate varie relazioni: “Gli scenari di rischio, contesto e descrizione del progetto” (Ing. Marco La Veglia, AIPo e Ing. Laurent Filippini UCA - Ufficio Corsi d’Acqua del Cantone Ticino); “Gli interventi sulla frana - Studi e monitoraggio” ( Idrogea Servizi e Supsi); “Gli interventi sul fiume - Difesa spondale a Cremenaga (Nord Milano Consult) e Studi idraulici per la realizzazione delle Rampe dinamiche” (Laboratorium 3D); “Ricadute sul tessuto economico e sociale, necessità di un coordinamento dei vari livelli di autorità” (Comunità Montana del Piambello); “Le attività collaterali e integrative a protezione dell’ambiente; la protezione della flora e della fauna” (EcoControl). A conclusione della serata, assieme ad informazioni sulla gestione dei cantieri, che punteranno a ridurre al minimo interferenze e disagi, è stato indicato l’arco temporale aggiornato del progetto, che dovrebbe concludersi nel febbraio 2023.
Il budget complessivo del progetto, che si avvale dei finanziamenti del programma INTERREG Italia-Svizzera, prevede 1.141.000 euro per la parte italiana e 396.958 franchi (circa 382.000 euro) per la parte svizzera.
Le Relazioni presentate all’evento di ieri sono disponibili ai link:
https://www4.ti.ch/area-media/comunicati/dettaglio-comunicato/?NEWS_ID=199990
https://www.agenziapo.it/documentazione/240
Siti web:
Sito del progetto: https://fiume-tresa-progetto-italia-svizzera.eu/
Pagina del progetto nel sito dell’Autorità di Gestione INTERREG:
Pagina di progetto nel sito AIPo: https://www.agenziapo.it/documentazione/240
Pagina di progetto nel sito UCA: https://www4.ti.ch/index.php?id=130898