
Si è tenuto stamattina presso il Comune di Casale Monferrato un incontro pubblico promosso da AIPo (Agenzia Interregionale per il fiume Po) dedicato all’investimento PNRR “Rinaturazione dell’area del Po”, con particolare riferimento agli interventi in Piemonte.
Dopo i saluti del Sindaco di Casale, Emanuele Capra, sono seguiti gli interventi di Alessandro Bratti, Segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po e, per AIPo, di Gianluca Zanichelli (Direttore), Luca Franzi (Dirigente), Federica Filippi e Paolo Piovani (funzionari tecnici).
Secondo il Sindaco di Casale, Emanuele Capra “il rapporto della città con il Po è complesso e talvolta conflittuale, a causa dei fenomeni alluvionali, ma negli ultimi anni gli interventi per incrementare la sicurezza idraulica, come l’arretramento dell’argine di Cascina Consolata, e quelli finalizzati a una fruizione ambientale del fiume – dalla rinaturazione ai percorsi ciclabili – stanno rendendo il Po sempre più un’opportunità positiva per il nostro territorio”.
“Il casalese – ha affermato Alessandro Bratti, Segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po - è un territorio su cui l'Autorità di Bacino pone grande attenzione sia per i temi collegati alla sicurezza idraulica, sia per la tutela della Biodiversità. Siamo inoltre fiduciosi che Casale possa entrare a far parte del programma Mab UNESCO al fine di valorizzare sempre di più le qualità del territorio.”
I tecnici di AIPo - dopo aver ricordato che le attività del PNRR-Rinaturazione Po stanno rispettando la tabella di marcia, per raggiungere entro marzo 2026 gli obiettivi assegnati (riduzione dell’artificialità dell’alveo per 37 km e almeno 337 ettari di aree naturali e ambienti ripariali), hanno illustrato caratteristiche e finalità generali del progetto, che ha coinvolto i diversi enti pubblici e sul quale vi sono stati numerosi momenti di dialogo con gli stakeholders - in particolare mondo dell’agricoltura e dell’ambientalismo - che hanno portato a soluzioni equilibrate e rispettose delle varie istanze. Si sono poi soffermati in particolare su due interventi in Piemonte già conclusi per la parte morfologica, uno nei territori dei comuni di Camino, Morano sul Po, Pontestura e Coniolo (scheda progettuale n. 6) e l’altro a Bassignana (scheda n. 8).
Nel primo intervento è stato previsto l’adeguamento della difesa di sponda e la realizzazione di un canale principale di collegamento tra il pennello e l’area umida esistente presso la Riserva Naturale di Ghiaia Grande, realizzando quindi due aree umide di circa 1 ettaro e un canale secondario che alimenta la lanca presente in sinistra idraulica. Inoltre, procedono i lavori di riforestazione diffusa naturalistica, che favorisce il miglioramento ecologico-funzionale degli ecosistemi attraverso il contenimento delle specie vegetali alloctone invasive.
Nel secondo intervento si è attuato l’abbassamento della difesa di sponda, per alimentare la lanca principale già aperta, ed è stato realizzato un canale di collegamento con la lanca secondaria, affinché questa sia alimentata da monte con maggiore frequenza, quando i livelli del fiume crescono. Anche in questo caso, importanti i lavori di riforestazione diffusa naturalistica in sinergia con gli impianti di pioppo esistenti, valorizzando la vegetazione autoctona e limitando quella alloctona.
Nel rispondere ad alcune domande dei partecipanti, Il Direttore AIPo Zanichelli e il Dirigente Franzi hanno inoltre sottolineato l’impegno di AIPo per la riduzione del rischio idraulico, che prosegue anche dopo le recenti piene, e in particolare la volontà di innalzare e rafforzare l’argine di Morano: una parte, quella più a valle, è già stata progettata e verrà finanziata con 800.000 euro, mentre per il tratto più a monte l’intervento è molto più complesso e oneroso (circa 5 milioni), ma sono in corso tutte le azioni necessarie per arrivare ad avere i finanziamenti necessari per poterlo realizzare.
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