Inaugurato nuovo argine sull'Adda a Lodi con Maroni e Beccalossi

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Nov
18
2016

IL PRESIDENTE DI REGIONE LOMBARDIA MARONI E L’ ASSESSORE BECCALOSSI (PRESIDENTE AIPo) HANNO INAUGURATO IL NUOVO ARGINE SULL’ADDA A LODI

Lodi, 18/11/2016- Il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni e l'Assessore al Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Città metropolitana di Milano e Presidente AIPo, Viviana Beccalossi, hanno inaugurato questa mattina il nuovo argine sulla sponda destra del fiume Adda a Lodi.
Regione Lombardia ha finanziato l'opera per 4,4 milioni di euro; ente attuatore dell’intervento è stata AIPo. Complessivamente, dal 2010, Regione Lombardia ha stanziato 4,5 milioni di euro per interventi di
difesa del suolo in Provincia di Lodi. Nella DGR 5399/2016 relativa allo stato delle progettazioni, Regione Lombardia ha autorizzato studi di fattibilità per altri due interventi per un importo pari a circa 110.000 euro.

Il positivo risultato, che mette al riparo Lodi da alluvioni come quella del 2002, è stato possibile grazie alla stretta collaborazione tra tutti gli Enti interessati: AIPo, Regione Lombardia-Sede Territoriale di Lodi, Comune di Lodi, Provincia di Lodi e Consorzio di bonifica Muzza bassa lodigiana.

All'evento hanno preso parte per AIPo il Direttore, ing. Bruno Mioni, e i Dirigenti ing.ri Luigi Mille e Marco La Veglia.

La nuova difesa è costituita in parte da un argine in terra (lunghezza di ml. 1470 - altezza media di mt. 2,00 - larghezza in sommità di mt. 4,00) e in parte da un muro in cemento armato (lunghezza ml. 970 – altezza media mt. 0,55 – spessore mt. 0,45) il quale, in alcuni tratti, può essere sopralzato mediante la posa in opera di panconi metallici (ognuno alto 20 cm a lungo 5 metri), al fine di raggiungere il franco di sicurezza di circa 80 cm (in media) oltre il livello della piena duecentennale. Un sistema ormai già largamente sperimentato in Europa ed in Italia.
Questa scelta progettuale ha consentito di soddisfare sia la necessità di protezione della città, sia l’esigenza di garantire, nei periodi di normalità, la fruibilità paesaggistico-ricettiva dell’ambito fluviale. Infatti, in adiacenza al muro di contenimento è stato realizzato un percorso ciclopedonale della larghezza di mt. 2,00, regolarmente attrezzato con illuminazione e rampe d’accesso per persone diversamente abili.
Al di sotto di tale percorso o in prossimità delle fioriere, sono stati ricavati spazi di alloggiamento dei panconi e montanti antiesondazione, in modo da averli già in loco in caso di necessità.