
E’ stata inaugurata venerdì 5 maggio, a Colorno, nell’ambito delle iniziative promosse dall'associazione “Gruppo Fotografico Color’s Light” , la mostra “Il Po e l’Isola che non c’è più - Ingegneri idraulici, traversanti e pennelli tra Sacca di Colorno e Casalmaggiore” , alla presenza del Sindaco Christian Stocchi e del Direttore Vicario di AIPo (Agenzia Interregionale per il fiume Po), ing. Gianluca Zanichelli.
La mostra – promossa da AIPo e curata da Barbara Cattaneo - sarà aperta al MUPAC (Museo dei Paesaggi di Terra e di fiume, presso l'Aranciaia) dal 6 maggio al 4 giugno 2023 (per orari e modalità di visita: https://mupac.it).
La mostra presenta fedeli riproduzioni di preziosi documenti e mappe conservati negli archivi storici e nel patrimonio cartografico di AIPo ed è incentrata sulla trasformazione fisica e politica dei territori del Po nel tratto fra Sacca di Colorno e Casalmaggiore a partire dalla fine del '700 e evidenzia come l’isola Moreni, posta di fronte a Martignana di Po, attribuita al Ducato di Parma, a seguito di complessi interventi di ingegneria idraulica, abbia cessato di essere un’isola e sia stata riconosciuta come territorio appartenente al Regno Lombardo Veneto.
La mostra permette di conoscere chi furono gli artefici di tale intervento, principalmente l’ingegnere bergamasco (proveniente da Romano di Lombardia) Giovanni Antonio Tadini (1754-1830), il dibattito tecnico e scientifico che si sviluppò a quel tempo, l’illustrazione cartografica delle modificazioni subite dal fiume, le modalità per proteggere gli argini dall’erosione del fiume stesso, il coinvolgimento delle realtà locali, gli effetti sociali.
Carteggi, relazioni tecniche, carte geografiche, leggi e opere stampate restituiscono una vicenda complessa e interessante. Una serie di grandi pannelli con riproduzioni di antiche mappe ed immagini, ricostruzioni plastiche del fiume, un video e copie fotostatiche di documenti storici, consentono ai visitatori di compiere un piccolo viaggio in un passato che parla ancora adesso.