Collaudo funzionale cassa Panaro: raggiunti 6,5 m, livello massimo per la fase 1 in corso. Sopralluogo dell'assessore regionale e presidente AIPo Irene Priolo

Ritratto di scampanini
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Apr
30
2021

Procedono regolarmente le operazioni relative alla fase 1 del collaudo funzionale della cassa di espansione del fiume Panaro (MO). Nelle prime ore di stamattina (30 aprile)  il livello dell'acqua trattenuta nella cassa di espansione del Panaro ha raggiunto il livello di 6,5 metri sullo zero idrometrico - quota massima prevista nella fase 1 -  e per sette giorni a partire da oggi tale livello sarà mantenuto costante per effettuare le varie misurazioni tecniche e attività di monitoraggio, a cura dell'ufficio AIPo di Modena, secondo i dettami della Direzione Generale Dighe del Ministero delle Infrastrutture. La quantità d'acqua acccumulata è pari a 3 milioni e 400 mila metri cubi. Una certa quantità viene comunque lasciata defluire a valle per garantire il flusso minimo vitale e per non incrementare ulteriormente l'invaso. Salvo imprevisti, da venerdì 7 maggio inizierà il graduale svuotamento della cassa.

Nel corso della mattinata vi è stato un sopralluogo da parte dell'assessore regionale Difesa del suolo e Protezione civile, Irene Priolo (nonchè Presidente del Comitato di Indirizzo AIPo), accompagnata dal direttore dell'Agenzia ing. Luigi Mille e accolta dai tecnici presenti, per verificare lo svolgimento delle operazioni. Presente anche il sindaco di San Cesario sul Panaro (comune in cui è ubicata la cassa), Francesco Zuffi.

“Stamattina è stato registrato il livello di sei metri e mezzo accumulati in seguito alla chiusura delle paratoie, avvenuta mercoledì scorso - spiega Priolo. Si tratta dello step iniziale del percorso di collaudo, preceduto dall’autorizzazione della direzione dighe del ministero delle Infrastrutture e da un’ampia fase di preparazione perché le operazioni si svolgano senza intoppi e nella massima efficienza”.

“L’obiettivo - aggiunge l’assessore - è portare a termine il primo step del collaudo in sicurezza, così come le ulteriori due fasi che ancora ci attendono: a tal proposito, fondamentale è la collaborazione tra AIPo, Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile e gli enti locali   ricordando che nei prossimi mesi saranno svolti altri due invasi sperimentali con volumi via via crescenti, fino a raggiungere, nell’ultimo, oltre 23 milioni di metri cubi d’acqua con un livello di 40,83 metri sul livello del mare”.

“A tutti coloro che sono all’opera in questi giorni e lo saranno di nuovo in futuro - conclude Priolo- va un ringraziamento particolare perché stanno lavorando per un risultato particolarmente atteso dalla popolazione, una garanzia di sicurezza e piena efficienza di una delle Cassi più grandi d’Italia per capacità di invaso dell’intero Paese”.

“L’avvio del collaudo- sottolinea il sindaco Zuffi- si è svolto nel pieno rispetto delle misure previste dal Documento di protezione civile e dal Piano di emergenza diga e quindi con la massima attenzione alla sicurezza della popolazione locale. Rinnoviamo la nostra collaborazione con Aipo e con tutti gli altri enti interessati affinché le operazioni procedano secondo le modalità e i tempi previsti, per raggiungere insieme questo importante e atteso traguardo”.