Storia

Già nel 1806 Eugenio Napoleone (Eugenio di Beauhanais), Vicerè del Regno d'Italia per conto di Napoleone Bonaparte, aveva istituito un "Magistrato civile per lavori generali che riguardano il grande sistema del Po", mentre a Parma l'Ufficio di Ispezione superiore del Genio Civile per il Po.
Dopo l'unità d'Italia si sentì l'esigenza di individuare una struttura unica alla quale affidare il coordinamento unitario dell'attività idraulica di tutto il complesso bacino del Po.
Nel 1906 (Regio decreto 3 settembre 1906, n.516) fu istituito un Ufficio di ispezione superiore del Genio civile per il Po, con sede in Parma; in seguito (1912) fu creato un Ufficio speciale del Genio Civile per gli studi idrografici del bacino del Po.
Nel 1924 fu istituito il Circolo di Ispezione del Genio Civile per il Po, con sede a Parma, al quale vennero affidati i compiti di vigilanza, ispettivi e coordinamento.
Il verificarsi della catastrofica alluvione del 1951 determinò l'istituzione del Magistrato per il Po, quale efficace struttura unitaria operante a livello di bacino. La legge nazionale istitutiva è del 12 luglio 1956, n. 735 alla quale seguì quella del 18 marzo 1958, n. 240 e quella del 10 ottobre 1962, n. 1484 che lo trasformarono da semplice ufficio di coordinamento in organo di amministrazione attiva con pieni poteri in materia di programmazione, esecuzione e gestione delle opere di difesa dell'intero bacino.
Nella scelta della denominazione "Magistrato" venne seguita la prestigiosa tradizione della Serenissima Repubblica di Venezia, dove già nel 1397 esisteva uno speciale "Magistrato dei Savi (Sapientes super acquis) dal quale derivò, nel 1543, il Magistrato delle Acque di Venezia che cura i corsi d'acqua della pianura veneta (a nord-est dell'Adige).

Il disciolto Magistrato per il Po, già organo decentrato interregionale del Ministero dei Lavori Pubblici, poi organo decentrato interregionale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero dell'Ambiente e del Territorio, dal gennaio 2003 è Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPo), in attuazione dell'art. 89 del D.L. 112/1998. AIPo è ente strumentale delle Regioni Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna,Veneto.

Con compiti diversi opera nel bacino  del Po anche l'Autorità di bacino distrettuale del fiume Po (https://www.adbpo.it/).

Il bacino idrografico tributario del Po si estende per circa 74000 Kmq e abbraccia, pressoché interamente, il territorio di quattro regioni (Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna più parte del Veneto per quanto riguarda il delta in Provincia di Rovigo), oltre a modeste porzioni delle regioni finitime (Liguria, Toscana e la Provincia Autonoma di Trento), nonché circa 150 Kmq di territorio svizzero. In totale sono interessate 24 province e 3200 comuni. Esso è solcato da 4500 km di corsi d'acqua, con una estensione di arginature di seconda e terza categoria di 3564 km.

Le funzioni assegnate ad AIPo sono delineate nell'Accordo istitutivo tra le quattro Regioni del Po (Piemonte, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto), alla pagina del sito: https://www.agenziapo.it/content/accordo-costitutivo-dellagenzia-interregionale-il-fiume-po

 

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