Progetto LIFE "NAT CONNECT 2030", il "kick off meeting" a Milano

Ritratto di scampanini
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Mar
15
2024

Con il kick off meeting svoltosi ieri, 14 marzo 2024 a Milano, ha preso il via il nuovo progetto europeo LIFE NatConnect2030. Il nome completo del progetto è Natural connections for Natura2000 in Northern Italy to 2030.

All'incontro erano presenti anche rappresentanti di AIPo, che è uno degli Enti partner.

Il progetto è stato approvato nell’ambito della Call LIFE-2022-STRAT-two-stage - Strategic Nature and Integrated Projects (SNAP), uno dei 12 progetti in cui la Commissione europea ha investito 233 milioni di euro. Si tratta di un progetto LIFE Strategico per la Natura, che mira a raggiungere gli obiettivi di conservazione della biodiversità, attraverso lo sviluppo delle azioni definite con i Prioritised Action Frameworks 2021-2027 (PAF) per la Rete Natura 2000 e, parallelamente, a dare attuazione ad altri piani o strategie adottati a livello internazionale, nazionale, multiregionale o regionale, per l’ambiente e lo sviluppo. Sono previsti target specifici di attuazione dei PAF per i territori coinvolti:

  • Lombardia 60%
  • Emilia-Romagna 52%
  • Piemonte 75%
  • Veneto 53%
  • Trento 70%

L’area di progetto ospita una ricca fauna selvatica e più di 840 siti Natura 2000, in un territorio di oltre 100.000 kmq, caratterizzato dalla presenza dell’Arco Alpino e del fiume Po e con 17 milioni di abitanti, cioè una delle aree più densamente abitate dell’Europa. Sono interessate quattro regioni biogeografiche: alpina, continentale, mediterranea e marina mediterranea.

Il progetto dura 9 anni (2024-2032) e vede la partecipazione di 16 partner: oltre a Regione Lombardia (capofila del progetto), Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto con affiliato il Consiglio di Bacino Brenta, provincia autonoma di Trento, ADBPO - Autorità di Bacino del fiume Po, AIPO Agenzia Interregionale per il fiume Po, ERSAF - Ente regionale per i servizi all' agricoltura e alle foreste , Fondazione Lombardia per l’ambiente, Ente Parco Regionale Veneto Delta del Po, Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità - Delta del Po Emilia Romagna, WWF Italia, LIPU - Lega Italiana Protezione Uccelli, Legambiente Lombardia Onlus e Comunità Ambiente. Inoltre, il progetto è sostenuto finanziariamente da Fondazione Cariplo.

Le 5 linee strategiche alla base del progetto sono:

  1. ripristino ecologico di habitat e specie di interesse conservazionistico
  2. potenziamento degli elementi di connessione della rete ecologica
  3. mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici
  4. riduzione dell’impatto delle specie aliene invasive
  5. potenziamento della governance di rete natura 2000 e delle aree di connessione

Oltre a raggiungere gli obiettivi del Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework, il progetto contribuirà a realizzare diversi obiettivi delle politiche europee e nazionali: Strategia dell'UE sulla Biodiversità per il 2030, Strategia forestale europea per il 2030, Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE, Regolamento dell’UE sulle Specie Esotiche Invasive, Strategia UE di adattamento ai cambiamenti climatici, EU Nature Restoration Law, EU Strategy on sustanaible tourism e Direttiva UE per l’utilizzo sostenibile dei prodotti fitosanitari.

Il budget di progetto è di oltre 46 milioni di euro, di cui il 60% è finanziato dall’Unione europea (circa 28 milioni) e il 40% è cofinanziato dai partner (oltre 17 milioni), ai quali va aggiunto il finanziamento privato di 1,3 milioni di euro da parte di Fondazione Cariplo.

Il progetto intende, inoltre, movimentare circa 540 milioni di euro di fondi complementari. Tra questi troviamo i fondi del FEASR (49%), del PR-FESR (15%), del PR Interreg VI-A Italia-Svizzera 2021-2027, della Strategia Forestale Nazionale Lombardia, del MASE per il contenimento delle specie esotiche di interesse unionale della Lombardia, del Piano Nazionale Recupero e Resilienza (33%) dedicati al progetto “rinaturazione del Po” e altri fondi regionali e privati.

Fonte della notizia: pagina dedicata nel sito web di Regione Lombardia