Lodi, nuovo argine in zona Belgiardino: precisazione di AIPo e Comune di Lodi

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2015

LODI, NUOVO ARGINE IN ZONA BELGIARDINO: PRECISAZIONE DI AIPo e COMUNE DI LODI

19/03/2015 - In relazione ad alcuni articoli di stampa sui lavori in corso per la difesa idraulica di Lodi, AIPo e Comune di Lodi precisano quanto segue.

Dopo le alluvioni che hanno colpito la città di Lodi e in risposta alle legittime esigenze di sicurezza dei cittadini, Regione Lombardia, AIPo e Comune di Lodi hanno messo il massimo impegno  nella realizzazione di opere che garantiscano la sicurezza idraulica della città. La scelta della tipologia di opere deve però tener conto del contesto in cui esse si vanno ad inserire: lungo il tracciato, che si snoda per circa 2,2 chilometri dal ponte “Napoleone Bonaparte” al quartiere Martinetta, intestandosi nel rilevato della strada provinciale 202 per Montanaso, la nuova barriera difensiva incontrerà diversi ambiti, da quello più tipicamente urbano a quello più pregevole del lungo Adda, a quello quasi agricolo dell’ultima periferia cittadina. Per questo motivo, le opere avranno caratteristiche costruttive diverse, che vanno dal muro rivestito in mattoni al rilevato arginale vero e proprio. Nel caso specifico del tratto di lungofiume tra la zona Capanno e la zona  Belgiardino, non era possibile prevedere un innalzamento dell’arginatura e dunque si è reso necessario progettare una struttura in muratura. Pur comprendendo che nella fase iniziale di cantiere possano sorgere perplessità dal punto di vista estetico, va chiarito che a opera conclusa la struttura muraria sarà ricoperta con rivestimento a mattone a vista e, soprattutto, che accanto ad essa verrà realizzato un percorso pedonale, rialzato rispetto alla sede stradale, che consentirà a chi vi passeggia di vedere tranquillamente il corso del fiume. Sono inoltre previsti adeguati passaggi per accedere al fiume.

Particolare attenzione è stata inoltre dedicata alla zona della Piarda Ferrari, la cui integrità verrà garantita per mantenere inalterate le attività cittadine e sociali che intorno ad essa si svolgono. A tale proposito, per assicurare la massima compatibilità con gli usi ricreativi e la fruibilità del lungo Adda in tratto urbano, in questa zona si ricorrerà ad una barriera mobile. Nel suo complesso, il progetto delle nuove opere di difesa in sponda destra a monte del ponte urbano (più volte presentato, anche in occasioni pubbliche), prevede la realizzazione di muri di contenimento, con finitura in laterizio a vista, nel tratto tra la spalla del ponte e la Piarda Ferrari, quindi da lì sino al cavo Roggione una soluzione mista, con l’utilizzo all’occorrenza di barriere mobili, per proseguire poi con un nuovo rilevato arginale alternato ad un muro di contenimento ed infine con un altro tratto di rilevato arginale, sino all’innesto della provinciale per Montanaso. All’ingresso ed alla foce del Roggione verranno inoltre realizzate nuove chiaviche.

In considerazione di tutti questi elementi, Aipo e Comune di Lodi invitano a  maggior equilibrio nel giudicare interventi che puntano ad evitare il ripetersi dei drammatici avvenimenti del passato, grazie a ingenti investimenti finanziari e operativi non certo consueti, e in cui, oltre allo sforzo di un inserimento delle opere il più possibile compatibile con esigenze estetiche, viene valorizzata la fruizione collettiva del  fiume.