Inaugurata a Manerbio (Bs) centralina idroelettrica AIPo sul fiume Mella

Ritratto di scampanini
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Ott
01
2020

E’ stata inaugurata stamattina la nuova centralina idroelettrica sul fiume Mella a Manerbio, nei pressi del ponte ferroviario, realizzata dall’Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPo) dietro concessione e convenzione col Comune di Manerbio. Alla cerimonia, presso la centrale, sono intervenuti  il Sindaco Samuele Alghisi, che è anche Presidente della Provincia di Brescia, Pietro Foroni (Assessore al territorio e protezione civile Regione Lombardia e Componente del Comitato di indirizzo AIPo), Irene Priolo (Assessore all’ambiente, difesa del suolo e della costa, protezione civile Regione Emilia-Romagna e Presidente del Comitato di Indirizzo AIPo), Marco Gabusi, Assessore regionale alla difesa del suolo, protezione civile, trasporti e personale Regione Piemonte e Componente del Comitato di indirizzo AIPo), Meuccio Berselli (Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po). Ampia la partecipazione di rappresentanti  istituzionali, tecnici e cittadini. Presente anche la classe Va A dell’Istituto tecnico B.Pascal di Manerbio.

In seguito, presso la sede del Comune sono state presentate  le relazioni tecniche da parte degli ingegneri di AIPo Luigi Mille (Direttore e Rup dell’intervento) e Isabella Botta (Progettista); Emilio Antonioli (Professionista, Direttore dei lavori e CSE); Luca Mion  (BM SPA / HYDROALP,  Impresa appaltatrice dei lavori).

Soddisfazione è stata espressa da parte del Sindaco, Samuele Alghisi: “Siamo arrivati a completare un percorso iniziato diversi anni fa e di cui ringrazio in particolare il mio predecessore – ha dichiarato. “Un risultato reso possibile grazie all’impegno congiunto delle istituzioni, dall’iter autorizzativo della Provincia di Brescia alla collaborazione tra AIPo e amministrazione comunale”.

Per Pietro Foroni “si tratta di un risultato importante, che dimostra un ampliamento della ‘vision’ di AIPo. Un’Agenzia che si sta rapportando in modo sempre più stretto con le realtà del territorio e che è chiamata ad operare in sinergia con Regione ed Enti locali sia nella realizzazione delle opere, sia nelle attività di protezione civile”.

“Questa centrale – ha detto  la Presidente del comitato di indirizzo AIPo, Irene Priolo – consente di produrre energia pulita e di recuperare nel giro di una quindicina d’anni l’investimento necessario per realizzarla: da quel momento in poi, per decenni, sarà in attivo. E’ un bell’esempio di come si possa trovare una sintesi tra reperimento di energia ambientalmente sostenibile, rispetto del fiume, benefici economici che vanno a vantaggio dei cittadini”.

“Ci tenevo ad essere qui a Manerbio, dove nacque mio nonno,  ha affermato Marco Gabusi – per partecipare all’inaugurazione di questa importante opera. Ne ho seguito in parte l’iter come precedente Presidente del comitato di indirizzo AIPo e dunque sono lieto di vederla oggi pienamente in funzione”.

Per Meuccio Berselli è importante sottolineare che “la centrale non interferisce con il fiume Mella ed è dotata di una scala di risalita per i pesci, non creando quindi alcun ostacolo alla fauna ittica. E’ un approccio corretto, che viene ormai applicato in molte altre situazioni, come accaduto con la recente costruzione dei passaggi per pesci presso la centrale di Isola Serafini, sul Po”.

Nota sintetica sulla centrale - per una presentazione completa cliccare QUI

La centrale è classificata come “piccola derivazione” e sfrutta il salto di 3 metri delle acque del Mella nei pressi della traversa subito a valle del ponte ferroviario. Ha una potenza di concessione di 197,5 kilowatt e potrà produrre in media 1360 megawatt all’anno. L’energia prodotta è immessa nella rete di media tensione di Enel e i proventi saranno suddivisi tra AIPo e Comune di Manerbio. La centrale viene utilizzata come un canale fuori linea che mantiene i livelli fissi mediante l’uso di una paratoia gonfiabile; essa scarica direttamente in alveo a valle. A lato della traversa in alveo è posizionato un canale di carico, dopo il  quale sono poste due turbine che possono turbinare da 0,500 a 5 metri cubi al secondo. Fanno parte della struttura la traversa di regolazione in alveo, dotata di una paratoia formata da due parti di 15,40 e 24, 50 metri, che serve a regolare le acque alla quota prestabilita (57,15 metri sul livello del mare), e la rampa di risalita per i pesci, realizzata a ridosso dei canali di carico e scarico, lato fiume. L’impianto si avvale di una sala macchine e un edificio con funzioni tecniche. Il costo sostenuto per la costruzione del’opera è di 1,5 milioni di euro.

Dal punto di vista idraulico, la centrale è ininfluente, ai fini della difesa della popolazioni a valle degli sbarramenti, in caso di piena o collassi improvvisi della struttura.