Efficacia e sostenibilità delle P.A., importanti indicazioni dal seminario AIPo - AdbPo svoltosi ieri a Parma

Ritratto di scampanini
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Set
29
2023

“Generare valore pubblico sostenibile: quali cambiamenti organizzativi nelle Pubbliche Amministrazioni?”: questo il titolo “sfidante” del seminario che si è tenuto ieri pomeriggio a Parma presso il Polo universitario di via Del Prato, organizzato da AIPo (Agenzia Interregionale per il fiume Po) e Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, col patrocinio dell’Università di Parma. Il seminario si qualificava anche come “Giornata della trasparenza” per AIPo.

Dopo il saluto del Vicesindaco e Assessore al Personale del Comune di Parma, Lorenzo Lavagetto, sono intervenuti il Rettore Paolo Andrei, il Presidente del Comitato di Indirizzo AIPo, Gianluca Comazzi, il Direttore di AIPo Gianluca Zanichelli, Filippo Cambareri (Dirigente AIPo), Marco Ferretti e Monica Cocconi dell’Università di Parma, Pasquale Criscuolo (Direttore generale Comune di Parma), Grazia Zeppa (Revisore legale AIPo), Giovanna Vizzuso (RPCT AIPo), Marco Granelli (Presidente nazionale di Confartigianato), Carlo Bucci (Presidente gruppo edili dell’UPI – Parma), Andrea Dossi (Università Bocconi). Le conclusioni sono state affidate ad Alessandro Bratti, Segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po.

Una delle sfide più importanti che le pubbliche amministrazioni stanno affrontando in questi anni è infatti quella di generare valore pubblico, cioè la capacità di attuare politiche e progetti sempre più efficaci e che abbiano un  impatto positivo sul benessere complessivo di cittadini e imprese. Questo inderogabile impegno richiede oggi di essere perseguito nella logica della sostenibilità, sia dal punto di vista degli strumenti che da quello degli obiettivi da raggiungere. E’ dunque necessario per le P.A. introdurre al loro interno cambiamenti organizzativi, che vanno resi concreti attraverso l’adozione di atti di programmazione quali il PIAO (Piano Integrato di Attività e Organizzazione) e i Piani Strategici.

GLI INTERVENTI

Lorenzo Lavagetto, Vicesindaco di Parma, ha sottolineato l’importanza di condurre tutta la macchina amministrativa verso traguardi ambiziosi, avendo come bussola il valore pubblico come benessere complessivo dei cittadini. Ha poi ricordato l’impegno del Comune sul piano delle assunzioni, per rispondere alle sempre maggiori esigenze della città, con la previsione  di 212 nuovi ingressi, nell’impegno a una corretta assegnazione delle risorse umane e a un incremento della produttività dell’Ente.

Il Rettore dell’Università di Parma, Paolo Andrei ha evidenziato come la sostenibilità ambientale non si limiti al solo assetto fisico e naturale ma riguardi tutta la comunità. Occorre, a partire da un piano strategico, una forte integrazione tra organizzazione e risultati, ma per conseguire gli obiettivi è fondamentale che ogni singolo dipendente sia consapevole del proprio ruolo e coinvolto in questo impegno, affinchè tutto l’Ente, con convinzione e competenza, operi avendo come orizzonte la creazione di valore pubblico.

Il Direttore vicario di AIPo, Gianluca Zanichelli, ha ricordato l’impegno dell’Agenzia su più fronti, dalla sicurezza idraulica alla navigazione fluviale, fino al piano per le ciclovie e al Piano di rinaturazione del fiume Po finanziato con 357 milioni dal Ministero dell’Ambiente con fondi del PNRR e di cui AIPo è ente attuatore. Un piano di interventi innovativo, voluto dall’UE e dal Governo italiano, formato da 56 interventi, di cui 5 portati in questo periodo in conferenza dei servizi. Sull’attuazione di questo Piano, che punta alla riduzione di emissioni e al recupero di una più naturale morfologia del Po, sono certamente necessari dialogo e collaborazione tra livello politico, tecnico e soggetti locali.

Gianluca Comazzi, Presidente del comitato di indirizzo AIPo e Assessore al Territorio di Regione Lombardia ha innanzitutto richiamato l’importanza dell’Agenzia nelle strategie per il bacino del Po. Un’Agenzia che ha professionalità importanti e che va sostenuta perché i temi di sua competenza, a partire dalla gestione delle acque fluviali, sono fondamentali, come dimostrato dagli eventi critici accaduti negli ultimi anni. Riguardo al Piano di Rinaturazione del Po con fondi PNRR, Comazzi ha evidenziato come sia in atto un confronto tra i Ministeri interessati, al fine di arrivare a un’impostazione che tenga conto delle esigenze di chi vive sul territorio, in particolare gli agricoltori e nello specifico la filiera della pioppicultura e del legno. Inoltre, ha concluso Comazzi, è necessario riprendere in considerazione la possibilità di una bacinizzazione del fiume Po, come avvenuto per altri fiumi europei.

Filippo Cambareri, Dirigente AIPo, ha affermato che generare valore pubblico significa capacità di attuare politiche e progetti sostenibili e con impatti positivi sul benessere complessivo di cittadini e imprese. Questo comporta dei cambiamenti organizzativi che vanno resi concreti iniziando dagli atti di programmazione, quali il PIAO o altri atti strategici.  Altro aspetto importante è la reingegnerizzazione dei processi, ponendoli al centro dell’analisi della progettazione dei nuovi sistemi informativi. Questa riprogettazione interviene su tutte le componenti dei processi (flussi operativi, organizzazione, risorse umane, tecnologie). Altro aspetto è la misurabilità delle performance nelle pubbliche amministrazioni, tramite un processo di valutazione sul grado di perseguimento degli obiettivi, la misurazione della performance dell’azione amministrativa, il rafforzamento della cultura del controllo. Tutto ciò richiede una  programmazione integrata, attraverso il PIAO, composto da 4 sezioni (Anagrafica, Valore Pubblico-Performance-Anticorruzione, Salute, Organizzazione e capitale umano, Monitoraggio), che è uno strumento finalizzato a superare la pluralità dei documenti di pianificazione, quali il Piano Performance, Piano triennale dell’anticorruzione e della trasparenza, il Piano triennale dei fabbisogni del personale, Il Pola, il Piano della formazione e il piano delle azioni positive.

Marco Ferretti, docente di Economia Aziendale all’Università di Parma, si è soffermato sull’importanza di considerare non solo l’”output” dell’azione amministrativa – ad esempio la realizzazione di un’opera pubblica, come programmata - , che pure è indispensabile, ma anche l’”outcome”, inteso come impatto complessivo di quell’opera anche oltre la sua stretta finalità tecnica,  dall’impatto sul piano ambientale generale a quello sociale ed economico. Occorre perciò mettere a punto un sistema di indicatori per misurare tale impatto e assicurare un alto livello di comunicazione e rendicontazione (accountability) nei confronti di portatori di interesse e cittadini. In queste nuove sfide si può attuare una proficua collaborazione tra Università ed Agenzie.

Per il direttore generale del Comune di Parma, Pasquale Criscuolo, è indispensabile puntare al valore prodotto e non solo ai risultati di gestione, come del resto indica il nuovo codice dei contratti che pone al primo posto il principio del risultato. La reingegnerizzazione dei processi, che il Comune sta implementando, porta ad abbreviare i tempi  di progettazione ed esecuzione di un’opera, a vantaggio della collettività e delle imprese. Inoltre, per una programmazione che sia adeguata ed efficace, è sempre più decisivo il ruolo di uffici di statistica che forniscano quadri conoscitivi aggiornati.

Monica Cocconi, docente di Diritto amministrativo dell’Università di Parma e Delegata del Rettore all'anticorruzione e alla trasparenza, dopo aver illustrato un dettagliato excursus normativo, ha affermato che la promozione della cultura della legalità e della trasparenza è divenuto un preciso obiettivo strategico dell’Ateneo, misurabile anche in termini di performance, che mira a garantire lo svolgimento di iniziative divulgative in tema di anticorruzione, trasparenza e privacy. Tra le principali iniziative adottate, l’adesione in ambito regionale al progetto, promosso dalla Regione Emilia-Romagna “Rete per l’integrità e la trasparenza”, l’organizzazione ogni anno della Giornata della trasparenza, la creazione della sezione “Amministrazione trasparente” nel proprio sito istituzionale, l’adozione di un regolamento interno per l’esercizio dell’accesso, la creazione del Registro degli accessi.

Grazia Zeppa, componente del Collegio dei revisori AIPo, ha evidenziato l’importante ruolo dei Revisori, che oggi interviene, oltre che sulla parte contabile, anche sul piano delle assunzioni, esprimendo un proprio parere. Altro importante compito è l’espressione del parere e l’asseverazione dell’equilibrio pluriennale di bilancio. I Revisori sono poi chiamati in questo periodo a dedicare un impegno specifico alle procedure di utilizzo dei fondi assegnati col PNRR, avendo come criteri fondamentali la coerenza dei documenti di programmazione, la perimetrazione delle risorse, le modalità di contabilizzazione e le semplificazioni contabili.

Giovanna Vizzuso, Responsabile prevenzione Corruzione e trasparenza AIPo ha ricordato come le pubbliche amministrazioni debbano assicurare livelli essenziali di trasparenza rispetto alla scelta del contraente per l’affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione prescelta, ai sensi del Codice. Tali obblighi assumono particolare significatività e attualità in relazione alle procedure inerenti gli investimenti pubblici finanziati in tutto o in parte con risorse PNRR. L’ingente quantità di risorse richiede, infatti, adeguati presidi di prevenzione della corruzione, in particolare rispetto alla trasparenza della fase esecutiva degli affidamenti. Le amministrazioni, anche a garanzia della legalità, sono pertanto chiamate a dare corretta attuazione, per tutti questi contratti, agli obblighi di pubblicazione disposti dalla normativa, che includono oggi, oltre a quelli delle tradizionali fasi della programmazione e aggiudicazione, anche quelli della fase esecutiva.

Per Marco Granelli, Presidente nazionale di Confartigianato, è necessario passare dal dialogo con la pubblica amministrazione ad una collaborazione attiva finalizzata al benessere delle comunità. Con questo spirito è stato sottoscritto il protocollo di intesa con AIPo, per portare il contributo delle micro e piccole imprese  nelle azioni di salvaguardia e difesa del territorio,  delle capacità  attrattive e turistiche dei luoghi, nella semplificazione del rapporto pubblico/privato  e in specifico nella valorizzazione delle infrastrutture cicloviarie e di quelle per la navigazione fluviale.

Secondo Carlo Bucci, Presidente Gruppo edili Unione Parmense Industriali, imprese edili e pubblica amministrazione possono insieme affrontare una nuova stagione di rilancio per l’Italia, a partire dal ruolo che gioca il PNRR, vero obiettivo dei prossimi anni che non possiamo permetterci di mancare. Pensando al futuro e a ciò che serve all’Italia è possibile, insieme, restituire efficienza e bellezza al Paese realizzando nuove scuole, ospedali, piazze, parchi, nuove abitazioni in città più accoglienti e sostenibili. Lo si può fare affrontando con pragmatismo temi centrali alla base della ripresa: semplificazione della burocrazia e riforma della digitalizzazione; un ciclo economico-finanziario al passo con la velocità con cui le imprese investono e realizzano; una riforma del codice degli appalti che vada nella direzione della trasparenza, della semplicità e dell’efficienza. Le  imprese non vogliono costruire per costruire ma per restituire alla pubblica amministrazione e all’Italia bellezza, sostenibilità, qualità ed eccellenza.

Per Andrea Dossi, dell’Università Bocconi di Milano, per perseguire la sostenibilità occorre che un P.A. si doti di un piano, secondo quattro direttrici: la corrispondenza alla necessità di cambiamento e adattamento, come indicato dalle istituzioni internazionali e nazionali e come costantemente valutato dagli scienziati dell’IPCC (Interngovermental Panel of Climate Change); l’indicazione di azioni concrete di sostenibilità; la visione di questa non come un’isola separata dal contesto ma come un ecosistema che coinvolge tutti gli attori presenti nella propria area di intervento, a partire dagli altri enti e dagli stakeholders, perché la sostenibilità si genera non da un singolo comportamento ma dall’insieme delle azioni coordinate dei soggetti in campo; infine la sostenibilità deve entrare nel piano integrato delle performance e correlata agli obiettivi strategici dell’amministrazione, in modo che si possa verificare in che misura è stata perseguita.

A concludere i lavori del seminario è stato Alessandro Bratti, Segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po. Il contesto in cui ci muoviamo – ha detto – è quello del Green Deal europeo e del Next Generation EU, quindi all’interno di un percorso che punta a modificare i paradigmi stessi dello sviluppo: anche il PIAO (Piano integrato di attività e azione) delle P.A. , così come la realizzazione di piani come quello di rinaturazione del Po rispondono a questa filosofia e devono essere indirizzati in tale direzione. Per ottenere i risultati sperati è importante che tutto il personale di un ente sia consapevole di agire per finalità importanti e giuste e occorre perciò un management all’altezza.