Documento del Ministero della Transizione Ecologica, indicati come "best practice" interventi AIPo a Colorno e Torrile

Ritratto di scampanini
Categoria: 
Gen
28
2022

MITe, le compensazioni ambientali di AIPo a seguito degli interventi di sicurezza idraulica realizzati a Torrile e Colorno (PR) sono "best practice" in Italia

E’ stato recentemente pubblicato (https://creiamopa.mite.gov.it/index.php/documenti/category/30-lqs1-strumenti-valutazione-incidenza) il “Documento tecnico di supporto per la definizione delle Misure di Compensazione della Direttiva 92/43/CEE Habitat e la compilazione del Formulario da trasmettere alla Commissione europea”, curato dal Ministero della Transizione ecologica (MITe) - Unità Tecnica di Supporto del Progetto CReIAMO PA - Linea di intervento LQS2, riferito in particolare alle “Misure di Compensazione previste dall’articolo 6 paragrafo 4 Direttiva 92/43/CEE”.

Il documento, si legge nella Prefazione del Dott. Antonio Maturani, Direttore Generale della Direzione Generale per il Patrimonio Naturalistico Ministero della Transizione Ecologica,  "è stato predisposto per pervenire ad un rafforzamento della capacità amministrativa degli Enti preposti alle Valutazione di Incidenza (VIncA) in relazione anche alla emanazione delle recenti Linee Guida nazionali (G.U. Serie Generale n.303 del 28-12-2019) e agli indirizzi per garantire l’uniformità nazionale ed il rispetto di quanto previsto dall’art. 6, paragrafi 3 e 4, della Direttiva 92/43/CEE “Habitat”.

Tra le “best practice” citate, figurano (pp. 82-90) gli interventi di compensazione progettati, finanziati e realuzzati da AIPo nella golena di Po, in Comune di Colorno, nell’Isola Santa Maria II.

La compensazione ambientale è stata originata dall’esito negativo della VIncA sull’intervento “Lavori di riduzione del rischio residuo e per il miglioramento del sistema difensivo del nodo idraulico di Colorno sui canali Lorno, Galasso e Torrente Parma” nei comuni di Torrile e Colorno (PR)”, rilasciata dall’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità - Emilia occidentale, gestore dell’area SC-ZPS IT4020017 “Aree delle risorgive di Viarolo, Bacini di Torrile, Fascia golenale del Po”.

Nonostante l’esito negativo della VinCa, ovvero nonostante sia stato rilevato un impatto significativo sull’ambiente, già in fase progettuale, AIPo ha potuto realizzare l’intervento di carattere idraulico, poiché sussistevano motivi imperativi di rilevante interesse pubblico (IROPI), connessi alla salute dell’uomo ed alla pubblica sicurezza. Gli interventi, finalizzati alla mitigazione del rischio idraulico, rientrano infatti nel "Piano dei primi interventi urgenti di protezione civile sul territorio regionale" approvato dal Consiglio della Regione Emilia-Romagna con decreto n. 175 del 01/08/2016.

In questi casi la Direttiva 92/43/CEE Habitat permette di attivare una procedura interlocutoria con la Comunità europea (art. 6 par. 3 e 4), che attesta la volontà fattiva di tutti i soggetti coinvolti nel riparare il danno fatto, risarcendo o meglio compensando i beni ambientali (habitat) in una misura proporzionale a quanto distrutto.

L’Ente Parco, di concerto con la Regione Emilia-Romagna e con AIPo, anche a seguito delle richieste da parte del MITe, ha individuato le seguenti Misure di Compensazione:

  • Interventi di miglioramento su aree demaniali interne al sito Natura 2000, prospicienti la sponda destra del Fiume Po, non coltivate, in cui le fitocenosi presenti riconducibili ad alcuni habitat di interesse comunitario risultavano in un non ottimale stato di conservazione a causa della presenza di specie vegetali alloctone invasive, ma con presenza dall’habitat 92A0 per una superficie di circa 3,5 ha e lunghezza di circa 1,3 km (già realizzato).
  • Ampliamento della ZSC/ZPS IT4020017 “Aree delle risorgive di Viarolo, bacini di Torrile, fascia golenale del Po” per una superficie pari a 180 ha insistente su aree demaniali, in corrispondenza dell’Isola Schluderer e/o Santa Maria II, nella Sacca di Colorno, sul fiume Po. All’interno dell’area di ampliamento sono stati individuati i seguenti interventi compensativi:
    • realizzazione di un nuovo bosco di 10 ha, che si evolva verso l'habitat prioritario 91E0* “Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno-Padion, Alnion incanae, Salicion albae)”. (Realizzazione in corso);
    • inclusione di 15,8 ha di habitat 92A0 “Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba” già presente; (già realizzato dalla Regione che ha ampliato recentemente l’Area ZSC/ZPS IT4020017);
    • inclusione di 29,0 ha di habitat assimilabili a 6430 “Bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie idrofile” e/o 6510 “Praterie magre da fieno a bassa altitudine (Alopecurus pratensis, Sanguisorba officinalis)” già presenti (già realizzato dalla Regione che ha ampliato recentemente l’Area ZSC/ZPS IT4020017)

Il valore dell’esperienza come “best practice” risiede sia nella capacità e volontà di costruire, ma anche nella capacità di collaborare degli Enti coinvolti.