Cassa espansione del fiume Panaro (MO), entro aprile al via la prima tappa del collaudo funzionale. Presidente AIPo Priolo: momento importante e atteso

Ritratto di scampanini
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Apr
13
2021

Collaudo funzionale della cassa di espansione del Panaro, si parte entro aprile. Ancora pochi giorni e prenderà il via la prima fase delle procedure di invaso sperimentale, a cura di AIPo, dopo il via libera arrivato alla fine dello scorso novembre da parte della Direzione generale Dighe del MIT - Ministero infrastrutture e trasporti - che ha autorizzato l’attività.
L’annuncio arriva dall’assessora regionale all’Ambiente e Protezione civile e presidente del Comitato di Indirizzo AIPo, Irene Priolo, intervenuta oggi (13 aprile) nell' Assemblea Legislativa regionale dell'Emilia-Romagna.  

“Il collaudo si articolerà in tre tappe e la prima è ormai prossima all’avvio”, afferma l’assessora. “Attraverso la chiusura delle paratoie della cassa, una delle più grandi d’Italia per capacità di invaso, sarà possibile riempirla fino ad un livello di 6 metri e mezzo attraverso il deflusso naturale del fiume Panaro: è questo lo step iniziale, che prevede la permanenza delle acque per dieci giorni consecutivi prima di poter procedere al rilascio”.

Sulla base dei risultati registrati si procederà a due ulteriori fasi successive corrispondenti a gradi crescenti di riempimento, fino al colmo del manufatto principale con un volume di circa 23 milioni di metri cubi d’acqua. Sarà il MIT a rilasciare apposita autorizzazione allo svolgimento di queste operazioni e la previsione è che si possano tenere tra la fine del 2021 e l’inizio del prossimo anno.
Fondamentale, per definire i tempi delle prove di invaso, saranno le condizioni meteo stagionali. Gli afflussi alla cassa devono essere sufficienti a riempirla, ma allo stesso tempo le prove non potranno essere eseguite in caso di previsione di eventi di piena significativi, durante i quali la capacità dell’invaso deve essere ovviamente disponibile per l’utilizzo in caso di necessità.

“Siamo arrivati a un momento atteso da anni, che porterà a termine il percorso avviato dal 2013 con l’installazione delle paratoie indispensabili per riempire la cassa e la sua gestione flessibile - aggiunge Priolo -. L’obiettivo è testare la piena sicurezza dell’opera idraulica attraverso l’impiego di un’apposita strumentazione di controllo. Ciò si farà - chiude l’assessora - intrecciando le operazioni alla stretta applicazione delle indicazioni che verranno redatte sulla base del Piano di emergenza già approvato, per garantire il coinvolgimento del territorio, degli enti locali e la massima informazione ai cittadini”.

Fonte: sito web Regione Emilia-Romagna