Al via gli interventi sulla vegetazione ripariale del Secchia mantovano: sicurezza idraulica nel rispetto dell'ambiente

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Lug
03
2015

AL VIA GLI INTERVENTI SULLA VEGETAZIONE RIPARIALE DEL SECCHIA MANTOVANO: SICUREZZA IDRAULICA NEL RISPETTO DELL’AMBIENTE

Come anticipato nei mesi scorsi, anche con incontri con i Comuni e la cittadinanza, entrano nella fase operativa gli interventi sulla vegetazione ripariale del fiume Secchia, finalizzati ad aumentare il livello di sicurezza idraulica nel rispetto della qualità ambientale e paesaggistica e di fruibilità della fascia fluviale.

Tali interventi rappresentano la prima sperimentazione concreta di quanto stabilito dal Protocollo d’Intesa del maggio 2014 per lo sviluppo di un “Piano pilota di Gestione forestale sostenibile della vegetazione ripariale del Fiume Secchia” nel tratto lombardo, sottoscritto da Parco delle Golene Foce Secchia, Agenzia Interregionale per il fiume Po, Autorità di bacino del fiume Po, Regione Lombardia, Provincia di Mantova, Consorzio di Bonifica Emilia Centrale, Consorzio di Bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po, Comuni di Moglia, Quistello e San Benedetto Po.

Le operazioni sono oggi quanto mai necessarie  visto che il tratto di fiume  a monte (nella provincia di Modena) è stato già interessato ai tagli manutentivi:  diventa perciò importante lavorare in successione  lungo l'asta del fiume,  per evitare che la scabrezza delle sponde si riduca  in alcune zone e non in altre,  causando in questi ultimi  tratti eccessivi rallentamenti al transito delle piene.

Il tratto individuato per questo primo intervento scorre delimitato da strette arginature e per questo è considerato da AIPo come più problematico a livello idraulico per la presenza di una folta vegetazione in alveo. E’ situato tra il ponte di Bondanello (compresi 250 m a monte) e il ponte ferroviario di Quistello (inclusi 250 m a valle), per un’estensione di circa 11 km.

I lavori inizieranno nel corso della prossima settimana e si protrarranno per poco più di un mese. 

Per l’esecuzione dei lavori saranno seguiti i criteri adottati dal piano di gestione, così sintetizzati:

  • per le sponde ad alto rischio, si ricorrerà ad asportazioni di tronchi e di legno morto e/o pericolante e al taglio raso delle alberature con diametro superiore a 6 -8 cm ma saranno  salvaguardati gli arbusti o comunque le piante legnose sotto i 6-8 cm che conservano ancora una certa elasticità. E’ prevista inoltre la creazione di un arbusteto di salici, da realizzare mano a mano che si procede con il taglio, avente funzione di contrasto alla crescita di infestanti alloctone, rallentamento alla crescita dei polloni e contrasto a ruscellamento di sponda. Saranno lasciate le ceppaie. Infine, il taglio riguarderà le scarpate emerse e non e nelle fasce di 4 m a partire dal ciglio della scarpata superiore dell’alveo attivo.
  • per le sponde a rischio moderato il taglio delle alberature riguarderà solo le piante con diametro superiore a 25 cm; saranno lasciate le ceppaie; è previsto il taglio raso nelle fasce di 4 m dal ciglio della scarpata superiore dell’alveo attivo.

L’intervento non richiede risorse pubbliche e si autofinanzia poiché la Ditta incaricata, che si avvale di macchinari specializzati, potrà utilizzare commercialmente il legname ricavato.

Le operazioni saranno eseguite secondo le indicazioni del Tavolo tecnico e un tecnico forestale sorveglierà i lavori per tutta la loro durata. Verrà quindi dedicata particolare attenzione alle modalità di svolgimento dei lavori e al rispetto delle prescrizioni.

Comunicato redatto da ufficio stampa AIPo in collaborazione con Parco Golene Foce Secchia.
Info: Parco Golene Foce Secchia - info@parcofocesecchia.it - tel. 333.1001971 

03/07/2015