Presidente AIPo Priolo, sopralluoghi nel Po piacentino sui cantieri AIPo e a Isola Serafini

Ritratto di scampanini
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Set
05
2020

A Rottofreno e Calendasco progetti per il rialzo e rinforzo degli argini del Grande Fiume seguiti da AIPo. La visita alla nuova Conca di navigazione di Isola Serafini, con annesso impianto di risalita dei pesci. In serata l’incontro a Castelvetro con i volontari della Protezione civile che si sono prodigati al servizio delle persone più fragili durante l’emergenza coronavirus 

Alla mattina i sopralluoghi ai cantieri dei lavori per il rialzo e il rinforzo sull’argine maestro del Po tra Rottofreno e Calendasco. A metà giornata la visita alla Conca di navigazione di Isola Serafini, nel Comune di Monticelli d’Ongina, per fare il punto sul progetto Iniwas per il miglioramento della rete idroviaria del Nord Italia. In serata la festa a Castelvetro insieme ai volontari della Protezione civile che si sono prodigati a fianco degli operatori del servizio sanitario regionale nella gestione dell’emergenza coronavirus, nella provincia dell’Emilia-Romagna che ha pagato il prezzo più alto in termini di vite umane alla pandemia.

Giornata tutta piacentina per l’assessore regionale alla Protezione civile, Irene Priolo, impegnata in una fitta serie di visite e incontri istituzionali per rendersi conto di persona dello stato di avanzamento di una serie di importanti progetti che spaziano dalla messa in sicurezza idraulica del territorio di pianura bagnato dalle acque del Po, alle prospettive di sviluppo della navigazione interna ai fini dell’incremento del trasporto merci e della crescita del turismo fluviale. Ad accompagnare la  Presidente, il direttore di AIPo,  ing.Luigi Mille, dirigenti e tecnici dell’Agenzia e degli altri enti impegnati per la sicurezza del territorio.

La prima tappa del tour piacentino dell’assessore Priolo, alla sua prima uscita sul territorio dopo la nomina a presidente dell’Agenzia interregionale per il fiume Po, avvenuta in luglio, è stata il sopralluogo ai cantieri Aipo per il rialzo e il ringrosso degli argini del più lungo fiume d’Italia, tra Rottofreno e Calendasco, accompagnata dai sindaci dei due comuni, rispettivamente Raffaele Veneziani e Filippo Zangrandi. L’obiettivo è aumentare la sicurezza idraulica adeguando l’altezza delle difese spondali ad una piena con un tempo di ritorno di 200 anni.

I progetti riguardano in tutto oltre 3 chilometri di argini: 1,6 nel territorio del comune di Rottofreno e 1,5 in quello di Calendasco, per una spesa complessiva di circa 5,2 milioni di euro.

Nel 2018 è partito il primo cantiere, relativo al comune di Rottofreno, del valore di circa 2,2 milioni di euro. La ditta che aveva vinto l’appalto ha rescisso il contratto, per cui si è reso necessario un nuovo affidamento appena concluso che permetterà di riprendere e terminare i lavori. 

Più articolato l’intervento a Calendasco, che interessa il territorio da Boscone Cusani a valle. Oltre ai lavori di rinforzo delle arginature, è prevista l’impermeabilizzazione della scarpata lato fiume e, soprattutto, la completa revisione del sistema delle chiaviche, con la realizzazione di una nuova chiavica unica al posto di cinque già esistenti, che saranno dismesse.

“La nuova infrastruttura idraulica- ha spiegato Priolo- sarà predisposta per l’installazione di sei idrovore in grado di smaltire nel Po l’acqua piovana raccolta dal reticolo idraulico della zona circostante anche nel caso di piene importanti del Grande Fiume, scongiurando così allagamenti diffusi”.

In corso il primo stralcio dei lavori, frutto della collaborazione tra Aipo e Consorzio di bonifica di Piacenza, si cercano finanziamenti per far decollare la seconda tranche di opere, la cui progettazione è già conclusa.

“Come Regione Emilia-Romagna- ha proseguito l’assessore- abbiamo inserito l’opera tra quelle segnalate come prioritarie al ministero dell’Ambiente. Siamo in fiduciosa attesa di un positivo riscontro da parte del ministero dell’Ambiente”.

 

La Conca di Isola Serafini     

La visita dell’assessore, accompagnata dal sindaco di Monticelli d’Ongina Jimmi Distante, è proseguita con la visita alla Conca di navigazione sul Po di Isola Serafini e alla scala di risalita dei pesci, innovativo impianto inaugurato nel 2017 che consente alla fauna ittica di superare lo sbarramento della centrale idroelettrica della Conca, ripristinando così le rotte di migrazione di pesci come lo storione cobice. Secondo l’esito del primo monitoraggio svolto, già 60 mila esemplari hanno attraversato la scala.

Nel corso dell’incontro è stato fatto il punto sull'imminente ripresa delle iniziative relative alla sistemazione e valorizzazione dell'area di Isola Serafini dopo il periodo di rallentamento dovuto al covid-19.

In particolare, sono stati annunciati la ripresa dei lavori finalizzati ad ultimare la risistemazione della viabilità e la messa in atto delle procedure di sicurezza anti-covid per consentire la visita alla scala di risalita dei pesci, la cui gestione dal punto di vista delle attività educative e turistiche è affidata, sulla base del finanziamento AIPo, al comune di Monticelli, che potrà a sua volta avvalersi di un soggetto esterno.

Per quanto riguarda il numero delle concate, sono state 144 nel 2018 (201 passeggeri), 138 nel 2019 (236 passeggeri) e, ad oggi, 85 nel 2020 (121 passeggeri), dato che risente delle limitazioni dovute alla pandemia.

 

L’incontro con i volontari di Protezione civile a Castelvetro

Tappa finale del tour dell’assessore regionale in terra piacentina Castelvetro, località raggiunta in serata da Isola Serafini dopo un viaggio in barca sul Po con Leonardo, l'imbarcazione di Aipo utilizzata per indagini di carattere scientifico lungo il fiume. Lì l'assessore ha ringraziato i volontari della Protezione civile schierati a fianco di medici, infermieri e il personale degli enti territoriali per dare assistenza alla popolazione durante i lunghi mesi dell’emergenza Covid. A Piacenza sono stati impegnati sul campo quasi 600 volontari tra uomini e donne, per aiutare i cittadini più in difficoltà con la consegna a casa di farmaci, della spesa, la distribuzione di mascherine e molto altro ancora. /G.Ma

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La Conca di Isola Serafini

La nuova Conca di navigazione di Isola Serafini, conclusa nel 2017, è l’unica sul Po e la più importante in Italia per il dislivello da superare tra monte e valle dello sbarramento artificiale rappresentato dalla centrale idroelettrica Enel. L’opera, costata 47 milioni di euro, è stata finanziata per una quarantina di milioni con mutui quindicennali a carico della Regione Emilia-Romagna, con un contributo dalla Ue di circa 7 milioni di euro.

Il rifacimento della vecchia infrastruttura risalente al 1962 ha consentito di far riprendere nuovamente la navigazione fluviale sul Po lungo i circa 300 chilometri da Piacenza al mare e rientra tra gli interventi del progetto europeo Iniwas, che punta a migliorare la rete idroviaria del Nord Italia per accrescere il ricorso al trasporto merci sulle vie d’acqua interne. Capofila del progetto, che può contare su un budget complessivo di 62 milioni di euro, di cui 9,3 milioni di finanziamenti Ue, è l’Aipo: gli altri partner sono la Regione Emilia-Romagna, il ministero delle Infrastrutture e trasporti tramite il soggetto attuatore Reti Autostrade Mediterranee, l’Unione navigazione interna italiana e la società Sistemi Territoriali. 

Oltre alla Conca di Isola Serafini, tra gli altri interventi finanziati nell’ambito del progetto Iniwas e già ultimati figura anche l’ampliamento del bacino di evoluzione a Porto Levante, in provincia di Rovigo, del costo di 2,5 milioni di euro. In via di realizzazione, invece, l’adeguamento dell’Idrovia ferrarese, con il rifacimento del ponte Bardella e del ponte ferroviario lungo il canale Boicelli a Ferrara e di altre opere minori, per un importo di circa 13 milioni di euro e cofinanziamento Ue di quasi 2 milioni di euro.