Interventi lungo il Secchia a Modena

Ritratto di scampanini
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Mag
15
2018

Sul fiume Secchia a Modena sono partiti i lavori di AIPo di riprofilatura e realizzazione del nuovo argine destro, per circa un chilometro di lunghezza a monte di Ponte Alto mentre sarà avviato nei prossimi giorni un secondo intervento in corrispondenza di Ponte Alto.
L’intervento avviato completa quello partito nel settembre scorso e successivamente sospeso a causa degli eventi di piena nel dicembre 2017 e nel marzo 2018 che hanno provocato il perdurare di livelli idrometrici non compatibili con le lavorazioni in alveo.
Lo stralcio fa parte degli interventi di adeguamento strutturale del sistema arginale difensivo del fiume Secchia che prevedono l’innalzamento dell’argine per garantire il franco di un metro e quindi maggiore sicurezza rispetto alla piena con tempi di ritorno ventennali. 
L’opera è finanziata con le risorse, pari a quasi un milione di euro, messe a disposizione dalle ordinanze della Regione Emilia-Romagna a seguito gli eventi alluvionali del gennaio 2014.

I lavori a Ponte Alto prevedono la realizzazione di una pista per l’accesso in sicurezza alle aree d’intervento, il taglio della vegetazione del tratto spondale interessato dall’intervento, la riprofilatura dell’alveo, la costruzione del nuovo rilevato arginale lungo la sponda destra a monte del ponte e di protezioni spondali in massi.

Per consentire la circolazione dei mezzi di cantiere in sicurezza saranno chiusi al transito il percorso natura Secchia, nel tratto compreso tra stradello Luigini (Tre Olmi) e Ponte Alto, e una parte del percorso sull'argine sinistro vicino alla strada provinciale per Campogalliano.

Nei prossimi giorni sarà avviato un secondo intervento, sempre per un investimento di quasi un milione di euro, immediatamente a valle in corrispondenza di ponte Alto, anche questo sospeso a causa del maltempo. 
I lavori prevedono la riprofilatura del fondo alveo in corrispondenza del Ponte Alto per incrementare la capacità di deflusso del corso d’acqua e, con il materiale prelevato, la realizzazione di un rinforzo dell’argine. 
Previsti anche il taglio della vegetazione, il rivestimento del fondo alveo con massi e il consolidamento dell'argine mediante l'infissione di un palancolato metallico.