Calvisano, dal convegno nuove soluzioni per la difesa dalle piene del torrente Garza

Ritratto di scampanini
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Set
25
2019

Si è svolto stamattina il convegno  “Calvisano: la salvaguardia dalle piene del torrente Garza” presso il Chiostro Domenicano del Comune bresciano. L’evento era promosso da AIPo in collaborazione con Regione  Lombardia,  Consorzio di Bonifica del Chiese e Comune di Calvisano.

Ad aprire i lavori è stato il sindaco di Calvisano, Angelo Formentini, che ha ringraziato i vari Enti presenti per l’impegno passato e presente, richiamando gli sforzi della sua amministrazione per il miglioramento della qualità delle acque (con le opere in corso di realizzazione sui reflui da parte di A2A) e l’efficace  gestione degli eventi critici.

Ha quindi preso la parola l’Assessore regionale all’agricoltura Fabio Rolfi, che ha ricordato l’importanza di una corretta programmazione degli interventi per essere preparati a eventi sempre più improvvisi ed intensi e l’interrelazione tra sicurezza idraulica e valorizzazione del territorio.  

Meuccio Berselli, Segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, ha sottolineato la sempre maggiore collaborazione dell’Autorità di distretto con AIPo e con tutte le altre istituzioni: occorre lavorare assieme – ha detto – per rendere le nostre comunità sempre più resilienti. Berselli ha espresso un plauso per le opere finora realizzate e il suo appoggio all’ utilizzo del canale di gronda, saltuariamente, per le piene del Garza.

La sessione tecnica ha visto un’introduzione generale sulla situazione da parte dell’Ing. Mille (che ha anche svolto le conclusioni) e una serie di interventi settoriali.

Diego Terruzzi (Dirigente Struttura programmazione e difesa del suolo di Regione Lombardia),ha ricordato le opere finora realizzate per aumentare la sicurezza idraulica in Lombardia e in particolare in questa parte della provincia di Brescia, con 1 milione investito per la manutenzione del canale scolmatore. Molto importante, secondo il dirigente,  la collaborazione con i Consorzi di bonifica, che gestiscono un reticolo di grande importanza.

Francesco Proserpi (Vice Direttore Consorzio di bonifica del Chiese), ha illustrato l’intervento di manutenzione sul canale colatore di gronda, iniziato nell’ottobre 2017 e concluso nel novembre 2018, che ha consentito di ripristinare l’ottimale funzionalità di questa opera, contenendo così i fenomeni di piena del Garza.

Viviane Iacone (Dirigente Unità prevenzione rischi e risorse idriche di Regione Lombardia),  si è soffermata sul problema della qualità delle acque: è prioritario, ha detto, uno sforzo maggiore per il loro corretto trattamento, con la realizzazione di collettori, depuratori e ogni altra opera necessaria a evitare che torrenti e fiumi risultino ancora inquinati.

Sul tema del livello di inquinamento del Garza è intervenuto Sergio Resola (Responsabile ARPA Brescia – U.O. monitoraggio Acque macroarea 4), che ha riportato i dati di un’approfondita campagna di analisi, finanziata da AIPo, per verificare se sia possibile la connessione tra Garza e Chiese (attraverso il colatore di gronda sud, attualmente intercluso) e se essa comporterebbe un aumento dell’inquinamento nello stesso fiume Chiese. I dati confermano un certo livello di inquinamento del Garza, ma tenendo presente che la portata del Garza corrisponde solo al 2% di quella del Chiese.  In merito al possibile ,utilizzo del canale di gronda per le piene gravose del Garza, Resola ha proposto di installare stazioni di monitoraggio della qualità delle acque a valle della confluenza vasca Motta-canale di gronda-Chiese e  sul fiume Chiese a Casalmoro.

Alessio Picarelli (Dirigente AIPo Lombardia Orientale) ha evidenziato le proposte in campo, quelle cioè che prevedono la sostituzione del pancone, che attualmente impedisce alle acque del Garza scaricate dalla vasca Motta di confluire in Chiese, con una paratoia mobile, il ripristino della capacità di invaso della vasca di laminazione di Ghedi e il risezionamento dell’alveo del vaso campagna nel tratto compreso tra l’intersezione con la s.p 37 e l’opera di presa del nodo idraulico 1, per dare la piena continuità idraulica del Garza da monte verso valle.

Il direttore di AIPo, ing. Luigi Mille, ha concluso i lavori ritenendo che si possa elaborare un protocollo  sperimentale che preveda l’ utilizzo, solo in caso di piene eccezionali , del canale di gronda sud, realizzato per convogliare le acque di sfioro della vasca Motta del Garza nel Chiese. Andranno continuati, ha aggiunto, i monitoraggi con gli ulteriori campionamenti proposti dal dott. Resola. Il Consorzio di Bonifica del Chiese, ha detto Mille,  è pronto ad installare la paratoia mobile, già disponibile in magazzino, al posto del pancone fisso. Il periodo sperimentale, ha concluso. servirà a valutare se la soluzione proposta possa rappresentare, come auspicato da tutti, una soluzione definitiva dal punto di vista della difesa idraulica di Calvisano e altri comuni limitrofi senza comportare peggioramenti della qualità dei corsi d’acqua interessati.

 

 

 

 

 

 

 

 

Da destra: l'Assessore regionale all'Agricoltura Rolfi, il Direttore AIPo Mille e il Segretario generale dell'Autorità di bacino del Po Berselli.

 

 

 

 

 

 

 

 

L'ing. Luigi Mille